È quasi un percorso storico, che accompagna il visitatore sulle tracce dei protagonisti della Montichiari più antica, quello che si prospetta a tutti coloro che visitino la Fondazione Casa della Conoscenza Vittorio Zanetto. Un itinerario alla scoperta delle vicende e dei protagonisti che hanno lasciato un segno in città e che ora fanno bella mostra sui muri di questa casa che è molto di più che l’abitazione di uno degli editori più noti d’Italia ma una vera e propria tappa obbligata per tutti coloro che siano appassionati di libri e di conoscenza. Ultimo affresco arrivato sulle pareti della Fondazione è niente di meno che Gaetano Bonoris, il conte che rimaneggiò la rocca trasformandola in quel maniero che svetta sul colle di San Pancrazio e che è un po’ il simbolo stesso del territorio. Zanetto ha chiesto a Pierluigi Garzetti, l’affrescatore nonché autore di quasi tutte le opere presenti nell’edificio, di effigiarlo in fattezze giovanili, quelle che sono state immortalate anche in alcune foto conservate nel castello e che mostrano un conte elegante, signorile e di indubbio fascino con un libro tra le mani. Bonoris è solo l’ultimo dei protagonisti che campeggiano sui muri della Fondazione; a fargli compagnia ci sono Giuseppe Guerzoni, Nicolò Secco d’Aragona, il generale Mazzucchelli, gli storici del territorio Baldassarre Zamboni e Angelo Chiarini, nonché Pellegrino da Montechiaro (con violino alla mano) di cui in realtà non esiste memoria del viso e i cui tratti sono stati lasciati alla fantasia dell’artista ma rispecchiano con rara maestria le tipologie di giovani uomini del suo tempo. Insieme ai protagonisti che hanno fatto grande Montichiari, il viaggio storico tra colore e fantasia della Fondazione riporta anche gli episodi più significativi della Comunità monteclarense quali: il passaggio del re dei longobardi Alboino nei pressi del colle di San Giorgio nel 568, l’eccidio dei Mezzani in via Antiche Mura nel 1404; la battaglia tra Amedeo Savoia e il generale Vendome durante la guerra di successione al trono spagnolo, avvenuta tra le frazioni dei Campagnoli e Teotti il 19 aprile 1706 e l’impiccagione dei Tre Innocenti nel 1705 a danno di alcuni giovani monteclarensi. Un ciclo di dipinti che è il vero grande libro della Fondazione Zanetto, quello nel quale visivamente si può compiere un viaggio nelle radici stesse della città e fruibile a tutti color che vogliono conoscere meglio la storia anche senza immergersi nella lettura dei testi che numerosi sono il grande tesoro di questa casa della cultura.

Marzia Borzi