La decisione della Millenium di esonerare Enrico Mazzola, per essere precisi, è stata diffusa lo scorso martedì 26 gennaio, ma, nonostante questo, giocando con le celebrazioni che ogni anno si tengono giorno seguente, è facile sintetizzare il tutto dicendo che il connubio tra la società del presidente Roberto Catania e l’allenatore di Lodi rimarrà a lungo nella “memoria”.
In effetti il tecnico classe 1962 è rimasto cinque anni e mezzo sulla panchina bianconera, condividendo e guidando l’ascesa compiuta dalla Millenium in questi anni. In tal senso basti pensare che al suo arrivo, nel giugno del 2015, Mazzola ha preso in mano le redini della compagine bresciana in B1.
Da allora l’accoppiata Millenium-Mazzola si è dimostrata vincente ed ha conquistato due promozioni (dalla B1 alla A2 nel 2016 e dalla A2 alla A1 nel 2018), la Coppa Italia di B1 e, per non farsi mancare niente, lo scudetto del beach volley 4×4 nell’estate del 2019. Un palmares che parla da solo, ma al quale si possono aggiungere le numerose giocatrici lanciate verso la pallavolo che conta in un’opera di formazione che ha dato grandi soddisfazioni al sodalizio guidato dal presidente Catania, che ha commentato: “Dopo quasi sei stagioni insieme abbiamo deciso di sollevare dal suo incarico il primo allenatore Enrico Maz-zola. Insieme siamo cresciuti molto e lo ringraziamo per avere dato tanto a questo club. Nella situazione che si era venuta a creare, comunque, serviva un cambio di rotta, uno scossone all’am-biente.
Grazie a Mazzola per l’ottimo lavoro svolto e a lui l’augurio delle migliori fortune nella sua attività pallavolistica”. In effetti un Campionato assai difficile per la formazione bianconera (capace di mettere in cassaforte un solo successo) si era fatto ancora più delicato in seguito alla sconfitta nel duello diretto a Perugia.
Una battuta d’arresto che ha fatto sprofondare la Millenium all’ultimo posto, quello che condanna alla retrocessione in A2.
La prova più che opaca messa in mostra in Umbria da Nicoletti e compagne e i freddi numeri della classifica, che, anche se, ovviamente, la matematica lascia ancora aperta la porta alla speranza, rendono assai problematica la rincorsa bianconera, hanno indotto la dirigenza a prendere una decisione che ha posto fine alla lunga collaborazione con un allenatore come Mazzola, che durante la sua lunga esperienza in terra bresciana si è sempre dimostrato un tecnico preparato e competente, oltre che persona seria e disponibile.
Anche lui, però, come sempre accade, purtroppo, nel mondo dello sport, ha finito per pagare la mancanza di risultati ed è stato lui il comandante che, nel momento in cui la nave ha cominciato ad affondare (verso la A2), è stato “sacrificato” per cercare di far ritrovare la rotta smarrita all’imbarcazione a lui affidata.
Luca Marinoni