È sempre una festa condivisa il Carnevale sotto i sei colli, una tradizione che risale a circa un secolo fa, sospesa e ripresa più volte per arrivare al 2000, anno da cui si fa risalire il conteggio attuale. E se fino al 2013 la scelta degli organizzatori è stata quella di mantenerlo nella fascia pomeridiana, dal 2015 al 2019 si è puntato su un percorso serale, per tornare da quest’ultima edizione, la ventunesima, di nuovo in diurna. Domenica 19 febbraio in migliaia hanno partecipato all’evento, coordinato dai volontari della Pro Loco Città di Montichiari del nuovo presidente Massimiliano Buonocore, che lo avevano gestito sino a 10 anni fa, e con il patrocinio e il supporto del Comune. Una grande folla, composta soprattutto da famiglie e bambini, ha reso ancora più divertente e partecipato il Carnevale della ripartenza, dopo il duro e lungo periodo della pandemia, introdotto dalla Banda cittadina Carlo Inico. Seppur con un numero di presenze inferiore alle aspettative (tre in totale i carri e quattro i gruppi mascherati) nulla è venuto meno in fatto di allegria e divertimento con tanto di giuria ufficiale composta da rappresentanti dell’amministrazione comunale, giornalisti e referenti degli enti del territorio, chiamati a vagliare con attenzione idea, originalità e coreografia dei concorrenti, tra coriandoli e stelle filanti che hanno inondato le due piazze e le vie del centro storico della città. La classifica ha arriso al carro e al gruppo di casa con la vittoria finita rispettivamente a “La libertà” (e mai significato fu più azzeccato quest’anno) e a “Gipsy Tribal” che ha portato una ventata…gitana sotto i sei colli. Ai vincitori sono andati 500, 300 e 200 euro (per i primi tre classificati tra i carri) e 150 euro al gruppo che ha concluso in testa. In Piazza Treccani, insieme alla sfilata consueta, c’è stata la possibilità per i più piccoli di usufruire di truccabimbi e gonfiabili con la presenza di stand di dolciumi e frittelle. Una festa resa possibile anche grazie allo stuolo di volontari delle varie associazioni cittadine che hanno permesso si svolgesse in sicurezza e senza disagi. Il Carnevale monteclarense era inserito nel circuito dei “Carnevale dei colli” che comprende anche i comuni di Erbusco, Castiglione delle Stiviere e Canneto sull’Oglio e con capofila Carpenedolo. Un ulteriore riconoscimento, il Premio Fedeltà, verrà assegnato al carro che al termine avrà totalizzato il maggior numero di presenze e il punteggio complessivo più alto nelle varie manifestazioni. 

Federico Migliorati