Dalla fine di marzo Marco Molteni è entrato a far parte dello staff dirigenziale dell’Atlantide Brescia con il compito di mettere a disposizione la sua esperienza e le sue conoscenze per guidare le relazioni con tutto il mondo sportivo (società, giocatori, tecnici e addetti ai lavori) di un sodalizio come quello guidato dal presidente Giuseppe Zambonardi che vuole continuare a crescere. Il nome di Molteni, classe ’76, che in carriera si è dimostrato uno schiacciatore di grande caratura, militando a lungo in A1 e indossando la maglia della nazionale, non ha certo bisogno di presentazioni per gli appassionati di pallavolo. Un viaggio ventennale ai massimi livelli e le soddisfazioni conquistate (comprese due World League e una Coppa Cev) parlano infatti per lui e raccontano il profondo legame che lo unisce a questo sport, un rapporto che ha preso il via proprio da Montichiari: “Ho iniziato l’ultima stagione di Stelio De Rocco (era il 1993 – ndr) – ricorda l’ex schiacciatore – La svolta per la mia carriera c’è stata poi con l’arrivo in panchina di Andrea Anastasi. Mi ha dato subito grande fiducia ed è stato l’inizio di tutto. Ho potuto giocare per molti anni in A1 e lo stesso Anastasi mi ha poi chiamato in nazionale quando è passato ad allenare l’Italia. Grandi soddisfazioni che sono andate al di là di quanto io stesso mi sarei aspettato e che sono partite da Montichiari e da un PalaGeorge che ricordo ancora adesso con grande emozione. C’erano sempre 4.000/5.000 persone ed era bellissimo giocarci”. La carriera di Molteni non ha avuto solo in Montichiari il suo trampolino di lancio, ma ha creato un vincolo molto particolare: “Sono stato molto amato – conviene l’ex giocatore che nel corso della sua carriera è tornato per tre volte ad indossare la maglia monteclarense dopo essere passato ad altre squadre – e come sempre capita in simili circostanze, quando sono tornato da avversario, sono stato anche molto contestato. Questo non cambia comunque il fatto che Montichiari mi è rimasta nel cuore e sono stato molto contento di potermi avviare alla conclusione della mia carriera proprio con questa squadra, anche se pochi mesi dopo il mio ritorno in quella stagione ci siamo spostati a giocare a Monza. Personalmente, però, ho continuato a giocare nel Montichiari”.

Un vincolo molto stretto, che scritto pagine indimenticabili per lo sport monteclarense (e non solo) e che ha aperto a Molteni le porte della grande pallavolo: “Sono stati anni che ricordo sempre volentieri. Siamo partiti addi-rittura al Centro Fiera e ci siamo poi spostati al PalaGeorge. C’era un entusiasmo davvero speciale e siamo riusciti ad ottenere splendidi risultati. Si respirava una voglia di fare che mi è rimasta dentro, anche se poi ha avuto altre esperienze da ricordare come, ad esempio, gli anni per me molto importanti di Latina”. Un bagaglio che adesso Marco Molteni metterà a disposizione dell’Atlantide Brescia: “Conosco molto bene l’ambiente della pallavolo – è la conclusione dell’ex schiacciatore – e dopo aver smesso di giocare non ho voluto ricoprire nessun ruolo specifico. Adesso, però, penso di poter dare il mio contributo per far crescere un progetto importante valorizzando quello che conosco dell’ambiente pallavolo”.