È toccato al Sindaco Marco Togni in persona chiarire la questione sul rifacimento degli uffici comunali e in particolare sul restyling che avrebbe caratterizzato il suo ufficio personale, dopo che una parte della Minoranza si era interrogata sull’utilizzo dei 55 mila euro spesi per la suddetta ristrutturazione, e l’ha fatto attraverso un video e un’intervista esclusiva rilasciati a Paese Mio Montichiari. «Non si è trattato di rifare “il mio ufficio” – ha dichiarato Togni – ma di rifare l’ufficio del Sindaco: in questo momento ci sono io ma in futuro il tutto verrà utilizzato da qualcun altro. Non si è trattato peraltro nemmeno di rivedere solo l’ufficio di “rappresentanza”, termine che a mio parere avrei evitato di usare, ma la spesa di 53 mila euro è stata utilizzata anche per il rifacimento di altri uffici del secondo piano e di alcuni del pian terreno. Al piano terra, infatti,  sono stati ricavati altri tre uffici per i Servizi Sociali, al secondo piano invece è stata abbattuta la tramezza tra l’ufficio che un tempo era del vice Sindaco e la stanza adiacente e ciò che ne è stato ricavato non è solo l’ufficio del Primo Cittadino ma anche la Sala Giunta, videoconferenze, sala conferenze stampa e riunioni varie. Tutti gli arredi sono stati cambiati perché ciò che c’era prima era in uno stato inaccettabile: le sedie erano praticamente distrutte e avevano peraltro provocato anche la caduta di alcuni ospiti, cosa che era avvenuta, a quanto ho saputo, anche con l’amministrazione precedente. Sono stati aggiunti nuovi strumenti informatici quali un monitor di 55/60 pollici, dotato di una telecamera orientabile e di un piccolo computer portatile, il tutto collegato al centro del nuovo tavolo con microfono per le video conferenze e cavi per il collegamento diretto e non con la rete del Comune in modo tale da proteggere anche i dati del Municipio. Ho fatto installare quattro Wi-Fi, uno per ogni piano e uno in sala consiliare con linea separata, in modo date che i dati vengano protetti: tutte queste strumentazioni ci servono moltissimo per quella che è l’attività comunale e per la gestione delle riunioni, l’organizzazione delle quali in periodo pandemico è totalmente cambiato rispetto a prima. Altri acquisti sono stati fatti negli ultimi tempi: un nuovo furgone per i Vigili e un nuovo pulmino del valore di 150 mila euro, strumenti necessari e funzionali per la Comunità dei quali non ho ancora parlato perché non ne ho trovato il tempo. Stiamo investendo tantissimo nella transazione digitale, passaggio necessario per far funzionare bene la macchina amministrativa. In merito agli arredi vecchi: quelli ormai inutilizzabili sono stati gettati, gli altri sono stati spostati in altri luoghi pubblici come ad esempio la biblioteca comunale o il Comando della Polizia Locale. Come sindaco io devo fare le cose che servono e questa l’abbiamo ritenuta una cosa necessaria, se poi qualcuno vuol montare la polemica sul “Sindaco sprecone” io non me ne curo».

Marzia Borzi