Bella sorpresa d’agosto per il dottor Antonio Rodella che ha ricevuto dal Consigliere Regionale Claudia Carzeri la notizia che nel prossimo mese di dicembre verrà insignito del Titolo di Cavaliere “Al merito della Repubblica Italiana”. La proposta arriva dal Presidente del Consiglio dei Ministri in persona che, dopo aver attentamente analizzato il curriculum vitae di Rodella, quasi a tempo di record, ha deciso di insignirlo dell’importante onorificenza per il suo impegno nel sociale e per il supporto alla ricerca medico scientifica. «Quando mi è stato chiesto di segnalare un monteclarense che meritasse di ricevere la carica di Cavaliere della Repubblica – ha raccontato il Consigliere Carzeri in occasione della conferenza stampa per convalidare la notizia al neo Cavaliere – ho pensato subito ad Antonio Rodella per tutto ciò che ha fatto e fa a sostegno della Comunità. Ho segnalato così il suo nome al Senatore Adriano Paroli e, in tempi record, è arrivata l’approvazione dal Presidente del Consiglio dei Ministri. «Inizialmente non nascondo che sono stato in dubbio se accettare il Cavalierato – racconta Rodella – Non amo mettermi in mostra e non mi sono mai mosso nel mondo del volontariato con secondi fini o per ottenere visibilità ma esclusivamente per un bisogno personale. Credo sia un dovere di tutti fare qualcosa per aiutare gli altri, per rendere anche solo un piccola parte di ciò che dalla vita abbiamo ricevuto. Quando vengo a conoscenza di un progetto, sento dentro di me il bisogno forte di sostenerlo, di non demandare sempre agli altri la realizzazione di qualcosa di giusto: se ognuno facesse la sua parte, infatti, piccola o grande che sia, il mondo sarebbe un posto migliore». Un vita quella del dottor Rodella sicuramente straordinaria, sempre all’insegna, fin da giovanissimo, dell’impegno, dell’operosità, dell’intraprendenza e dell’amore verso il prossimo. Incontri, amicizie, vicende indimenticabili, raccontate con dovizia di particolari come un grande affresco corale, che hanno segnato in parallelo la storia non solo di Montichiari ma della stessa Italia. Tantissimi i progetti sociali e scientifici che Rodella ha sostenuto e a cui si è dedicato nel corso degli anni, reagendo ai dolori che l’esistenza gli ha posto davanti (tra i quali la perdita dell’amatissimo figlio Davide) dando opportunità ai giovani medici e alla ricerca scientifica. Ultimo proposito in ordine di tempo la possibilità tramite l’associazione Davide Rodella di attuare quanto prima uno screening su tutti i ragazzi dagli 11 ai 20 anni per individuare una malattia genetica, scoperta dal gruppo di studio del dottor Peter Schwartz, che rappresenta la prima causa di morte improvvisa per arresto cardiaco sotto i 20 anni di età. Un progetto ambizioso che il neo cavaliere vuole presto veder realizzato con tutto se stesso come pure  la creazione di un centro per la ricerca scientifica in cui tutti i vincitori delle borse di studio Francesco Rodella possano confrontarsi e trovare spunti comuni. 

Marzia Borzi