Punto di riferimento educativo per tutta la provincia di Brescia e per l’Alto Mantovano, a Montichiari l’Istituto Don Milani scalda i motori in vista della ripresa delle lezioni.

“A distinguerci dagli altri – racconta la dirigente Claudia Covri è il coraggio che abbiamo avuto nel mettere in discussione il modello tradizionale di far scuola, ormai superato e non più efficace per il modo di apprendere dei ragazzi di oggi, unito alla sfida di promuovere trasformazioni su più versanti – organizzativo, relazionale, didattico e metodologico – che si è concretizzata nel Progetto Dada (acronimo per “Didattica per ambienti di appren-dimento” – nda)”.

“Dopo il debutto dello scorso anno scolastico – spiega la preside – le valutazioni emerse dagli studenti intervistati dai compagni del team Peer Education hanno evidenziato come punti di forza di questa innovazione il vantaggio sui tempi del cambio d’ora, la personalizzazione delle aule, maggiori occasioni di incontro negli spazi comuni (corridoi, aula relax, atrio, aula gradoni)  e il riconoscimento dello sforzo, da parte di molti docenti, di sperimentare una didattica partecipativa e coinvolgente attraverso lavori a coppie, di gruppo, uso dei laboratori, utilizzo delle piattaforme digitali”.

“Monitorato da un’équipe psicopedagogica dell’Uni-versità Cattolica – sottolinea – il progetto è un dispositivo dinamico (con il cambio continuo delle aule) che incrementa la concentrazione e la disponibilità all’ascolto della lezione successiva e promuove la cittadinanza attiva e il rispetto delle regole di convivenza (precedenze, tempi di spostamento, cura dei materiali personali, ordine delle aule ecc.), sollecitando nei docenti il confronto e lo scambio di materiali con i colleghi che ne condividono l’aula disciplinare. Inoltre ha attivato un processo di riqualificazione graduale delle aule e delle aree comuni, perché in uno spazio colorato, arredato, pulito e ben organizzato si lavora meglio e si produce di più (16 aule, laboratori e corridoi sono stati tinteggiati e attrezzati lo scorso anno e 8 quest’anno, oltre alla predisposizione di un progetto di arredo del giardino, proposto dagli studenti liceali vincitori di un concorso ad hoc): l’idea di fondo è che anche i corridoi, i portici, i giardini e gli  atri possano diventare luoghi di incontro per apprendimenti formali e non formali”.

Forte infine è l’impegno per “l’innovazione tecnologica, al fine di consentire agli insegnanti di svolgere lezioni efficaci (con strumenti digitali aggiornati) e garantire un apprendimento attivo agli studenti: oltre ai 32 nuovi computer già acquistati, diversi touchscreen sono in arrivo”.