Le farmacie, si sa, non chiudono mai per ferie, neppure in agosto: attività essenziali, così come i supermercati, organizzano ferie scaglionate ai propri dipendenti, dando così un servizio continuativo ai pazienti/ clienti. Da sempre si dice ”Mèi spènder a botéga che ‘n farmacia”, ”Mèi cönsömà le scarpe che i lensöi” o ancora “L’è un bel siòr chi g’ha nüssü mai” ed è indiscutibile: la salute è la ricchezza più grande che ci si possa augurare: se il cibo è una necessità quotidiana ed avere appetito è in genere segno di buona salute, spesso c’è purtroppo bisogno anche di medicinali. In farmacia si trovano anche altri prodotti: cosmetici e igiene; presidi medicali, integratori, prodotti fitoterapici, alimenti speciali per neonati e per adulti; farmaci veterinari, ecc.., si possono eseguire alcune analisi e c’è personale competente a cui chiedere con fiducia consigli o delucidazioni. A Montichiari le Farmacie del dott. Bertanza e del dott.Mimini sono le più centrali e storiche, ma  ce sono altre sei dislocate in varie zone della città.

C’è chi abusa dei farmaci e chi non assume neppure quelli necessari, c’è chi si affida alla fitoterapia o a prodotti omeopatici, sta di fatto che molte restano aperte con orari prolungati, per soddisfare le diverse esigenze. D’altronde, confrontando con i supermercati, anch’essi sono aperti sette giorni su sette e fino a tarda sera, a mio parere fin troppo, tenendo conto che fino a qualche anno fa, quando tutti i negozi erano chiusi di domenica, nessuno è mai rimasto a digiuno!

Realtà ancora poco conosciute, perché rarissime, sono le “farmacie dell’anima”.

La 1° al mondo è stata aperta nel 2019 in Inghilterra, da un’insegnante di scrittura creativa, con alle spalle esperienze in ospedali e case di riposo con persone affette da difficoltà di apprendimento e demenze, convinta nella capacità della poesia come strumento di terapia e inclusione. In Italia la prima è stata la “Piccola farmacia letteraria” a Firenze, nella quale non si prescrivono farmaci, ma libri e parole di conforto a seconda degli stati d’animo, nata dalla consapevolezza della titolare che un buon libro può curare l’anima. Il bugiardino, realizzato in collaborazione con psicologi, guida il lettore nella scelta del testo a lui più idoneo, realizzato su misura per il libro a cui è abbinato, con indicazioni, posologia ed effetti collaterali. La farmacista letteraria dialoga con i clienti e anziché dare informazioni classiche, fornisce informazioni sulle emozioni, gli atteggiamenti e gli stati esistenziali contenuti nel libro. A Milano c’è invece una parafarmacia letteraria, dove a prodotti naturali vengono abbinati libri a tema.

Seguendo l’antico detto ”Mens sana in corpore sano”, queste particolari farmacie calzano a pennello. Curare i sintomi con farmaci spesso è più veloce e comodo, tuttavia cercare dentro se stessi le cause, andando alla fonte dei malesseri, perlomeno di quelli non gravi, fa sì che i rimedi siano efficaci e duraturi, seppur con maggior fatica e tempo. Sarebbe bello se aprisse anche a Montichiari una farmacia dell’anima, sono certa che avrebbe successo: in tempi in cui siamo tutti più o meno stressati, con ritmi di vita che lasciano poco spazio per fermarsi a pensare alle nostre preoccupazioni e ai nostri bisogni, potrebbe diventare un punto di riferimento alternativo e un supporto utile per molti.

Ornella Olfi