Come è ovvio che sia, il peso maggiore dei disagi è a carico degli abitanti della zona, che non ha caso hanno espresso le loro preoccupazioni nell’incontro svoltosi nella palestra di Santa Giustina. Però anche i molti automobilisti che quotidianamente passano di lì hanno qualche motivo di lamentarsi. Il fatto è che, di tanto in tanto, anzi, di poco in poco, quando si percorre la 668 e si arriva alle porte di Montichiari, c’è quasi sempre una bella coda che ti aspetta. Idem per le strade interne della zona di San Bernardino, Santa Giustina, Ro e Sant’Antonio: località che, oramai da un bel pezzo, sono alle prese con i disagi dovuti alla realizzazione delle fogne.

Per far conoscere la situazione, ma anche per consentire ai cittadini di far presente domande e osservazioni, il sindaco Marco Togni aveva chiesto ad A2A un incontro pubblico. Incontro che, come abbiamo detto, s’è svolto nella palestra di Santa Giustina. Ovviamente sono emerse le preoccupazioni dei cittadini, che sono alle prese con stop, deviazioni, percorsi alternativi e via dicendo.

Il fatto è che realizzare le fogne non è una cosa che si fa in quattro e quattr’otto. Questo significa che i disagi andranno avanti ancora per un bel po’. A fasi alterne, ma andranno avanti. I tecnici di A2A, infatti, hanno anticipato che, se è vero che per un paio di mesi non ci saranno ulteriori chiusure, è anche vero che, dalla metà di luglio, per un mese, forse due, si ricomincia. Ergo: è vero che in quel periodo la gente è in vacanza, ma è anche vero che qualche ulteriore disagio ci sarà ancora.

Passato questo periodo, non dovrebbero esserci altre chiusure importanti, almeno fino alla primavera del 2023, quando i lavori arriveranno nel tratto superiore di via San Bernardino ed altre vie ancora.

In ogni caso, A2A si è impegnata a rendere pubbliche mappe e dettagli. Di più: i tecnici hanno anche preso contatti con le imprese e i cittadini «più coinvolti», assicurando la disponibilità anche ad incontri singoli. La buona volontà, insomma, c’è, ma i miracoli non li fa nessuno. Questo non toglie che A2A debba impegnarsi per fare in modo che i disagi siano ridotti al minimo.

Da segnalare che, anche se l’incontro era stato chiesto dal sindaco (che giustamente s’è dato da fare per tutelare i suoi concittadini), i lavori non li ha decisi il Comune, ma l’Ato, che ha dato incarico al gestore, A2A, di procedere. MTM