Durata di 7 anni non rinnovabile, adeguamento energetico della struttura, pagamento di utenze, copertura di un campo e realizzazione di un polo paddle. Sono i criteri – stabiliti dall’amministrazione comunale – che dovrà rispettare il nuovo gestore dei campi da tennis di Manerbio. A queste condizioni, secondo il presidente del Tennis Club Mauro Castelpietra, il bando per la gestione potrebbe andare deserto. I criteri della gara di affidamento approvate dal consiglio comunale, secondo il Tennis Club sono troppo rigidi e poco rispettose – dicono da via Verdi – di un’associazione che non ha scopo di lucro ma ha come obiettivo unico mantenere in vita il centro sportivo. Anche la scelta di palazzo Luzzago di affidarsi alla Centrale Unica di committenza ha suscitato, tra i soci, malumore poiché si tratta di un ente che si occupa di appalti di grandi opere e non di associazioni sportive senza finalità di guadagno. Dopo le vicissitudini con l’ex gestore che dal 2009 al 2018 si è occupato del centro, a prendere in mano la situazione, in un periodo anche difficile, è stato il team guidato da Castelpietra che ha fatto rinascere una struttura importante per la cittadina. L’eredità regalata dalla vecchia società – che dal Comune ha ottenuto anche una buona uscita per lasciare definitivamente i campi e tutta la struttura annessa come piscina, ristorante e bar – è stata l’inagibilità degli impianti. Il Tennis Club ha provveduto alla sistemazione dei campi da tennis, all’acquisto di un pallone di copertura e all’adeguamento degli impianti elettrici. L’associazione del Tennis Club che – a parte la parentesi di qualche anno – è responsabile dello sport dal 1940, ritiene che, qualora ci fosse qualche società che riuscisse ad aggiudicarsi il bando, esisterebbe il serio pericolo di fallimento. Intanto, da palazzo Luzzago, l’assessore allo sport del Comune di Manerbio Fabrizio Bosio, si dice rammaricato di aver appreso le questioni sollevate dal Tc Tennis solo dalla stampa e parla di fraintendimenti sul nuovo bando. Esiste già un affitto, spiega Bosio e ora “vengono aggiunte le utenze, ma a fronte di questo aggravio il canone viene ridotto di quasi il 50%. Non va poi dimenticato che tutte le manutenzioni straordinarie sugli impianti esistenti saranno a carico del Comune. L’adeguamento energetico e la realizzazione di un polo del paddle sono proposte non obbligatorie ma in gergo tecnico “migliorative”. Contribuiranno ad aumentare il loro punteggio in fase di valutazione dei candidati che le proporranno, ma nulla vieta che se davvero si tratta di richieste “assurde” i gestori possano candidarsi senza prevedere alcun intervento su questo fronte, senza per questo essere esclusi dalla procedura di affidamento. Abbiamo scelto di inserire la possibilità – non obbligo – di realizzazione di nuovi impianti sportivi o di migliorare la condizione energetica della struttura sia perché nati dal confronto proprio con il TC Tennis, che prevedeva in una sua proposta del novembre scorso, ad esempio, la costruzione di due campi da paddle, sia perché è un impianto sportivo pubblico, quindi di tutti. Il percorso ampiamente condiviso anche con i gruppi di opposizione vuole rilanciare la struttura e migliorarla nell’interesse di tutta la cittadinanza. Peraltro, le tariffe non saranno “imposte” dall’Amministrazione Comunale ma concordate proprio perché non si deve trattare di un club privato ma di una struttura al servizio della promozione sportiva e dei manerbiesi”. Sulla questione della durata di affidamento di 7 anni non rinnovabili, l’assessore Bosio spiega che la decisione è da ricondurre ad un tempo considerato “sufficiente per assorbire il costo degli eventuali investimenti ed evita l’incertezza e i possibili contenzioni di un mancato rinnovo. Il bando sarà fornito di un piano economico finanziario che ha proprio l’obiettivo di dimostrare la sostenibilità del progetto”. Bosio si dichiara fiducioso che il TC Manerbio voglia partecipare alla gara e si dice disponibile a chiarimenti. “Nelle prossime settimane” conclude “annunceremo un’importante agevolazione economica per incentivare le famiglie ad iscrivere i figli alle società sportive e ai corsi di musica proprio perché per noi avvicinare bambine e bambini allo sport è fondamentale”. Barbara Appiani