Non si ferma l’escalation di Riccardo Pini, motociclista manerbiese in erba che, nelle scorse settimane si è aggiudicato – tra gli altri – anche il titolo di campione regionale nella categoria cadetti 65 di motocross. 

La gara si è disputata a Chieve in provincia di Cremona e Riccardo ha sbaragliato i concorrenti dimostrando ancora una volta l’innata stoffa del campione, come sottolinea il suo allenatore e pilota professionista Fabio Ferrari. Il giovanissimo campione – già un idolo tra i ragazzini della sua età – ha iniziato il motocross in sella ad una moto monomarcia di cilindrata 50 e solo da poco è approdato  nella categoria cadetti (dai 9 ai 10 anni) con una moto di cilindrata 65. 

Nei mesi scorsi il bambino, che ha 10 anni e frequenta la quinta elementare a Manerbio, si è cimentato in competizioni europee – in Francia, Slovenia e Italia – e si è sempre classificato nelle prime venti posizioni. Si tratta di risultati conseguiti non solo per la particolare attitudine del giovanissimo a questo sport, ma anche grazie alla sua passione e all’impegno. “Si allena tre giorni alla settimana” spiega mamma Michela “e ha abbandonato il calcio per il nuoto che pratica seguito da un preparatore atletico”

La famiglia Pini segue assiduamente, con orgoglio e sacrificio ogni spostamento di Riccardo, impegnato in allenamenti e gare ogni settimana.  In sella alla due ruote dall’età di quattro anni, Riccardo ha già collezionato una serie di titoli importanti che non hanno certamente sorpreso l’allenatore Ferrari che in lui ha visto, sin da subito, le caratteristiche per potersi distinguere in questa disciplina sportiva. Ma il coach ci tiene a sottolineare che in questa fase di apprendimento e allenamento è importante fornire ai giovani campioni come Riccardo le necessarie conoscenze e abilità tecniche che consentano agli atleti di muoversi in sicurezza sulla due ruote nei crossodromi. “E’ un ragazzino molto agguerrito ed è una spugna, apprende tutto ciò che gli viene insegnato” aveva dichiarato Ferrari tempo fa, in occasione di un altro podio “non so dire ora dove potrà arrivare, ma certamente, nella mia lunga esperienza di allenatore è uno dei pochi che ha buone probabilità di ottenere risultati importanti come sta già facendo”. Grande tifoso di Riccardo è il papà Omar che ha saputo trasmettere la passione per il motocross al figlioletto, forse non immaginando neppure il suo talento naturale. Ma, affiancato al comprensibile orgoglio della famiglia, c’è la consapevolezza dei genitori che Riccardo è ancora un bambino, deve studiare e sulla sua motocicletta deve soprattutto divertirsi. Il resto verrà da sé e per ora le premesse sono più che positive.  

Barbara Appiani