L’ipoacusia rappresenta la terza patologia cronica per prevalenza negli anziani, preceduta solo da artrosi e ipertensione.

La presbiacusia è la più frequente forma di sordità nell’anziano ed è il prodotto di fattori genetici e agenti lesivi ambientali che si sommano nell’arco della vita. La presbiacusia interessa il 30% degli anziani di età compresa tra i 65 e gli 85 anni. Risulta scientificamente accertato che il deficit uditivo condiziona pesantemente le capacità cognitive dell’anziano che ne è affetto, compromettendo le sue capacità relazionali. Basti pensare che oltre il 40% dei soggetti ultraottantenni ha qualche grado di deficit cognitivo e di questi una percentuale pari a 80% è affetto da deficit uditivo. Perciò intervenire tempestivamente sull’ipoacusia può contribuire al mantenimento di un buon livello cognitivo e al benessere della persona.

Esiste un’età preferibile ove intervenire? L’età dell’insorgenza della presbiacusia si colloca intorno ai sessanta anni: una visita otorinolaringoiatrica ed un esame audiometrico di screening può consentire l’identificazione precoce del problema. E’ ovvio che il paziente con forme più gravi di sordità è in grado di rendersi conto spontaneamente della propria condizione oppure, come più spesso accade, sono i famigliari che, notando il problema, lo invitano a rivolgersi ad uno specialista. La prevenzione e il trattamento adeguato sono armi fondamentali. In Italia abbiamo sette milioni di anziani con ipoacusia di cui solo il 10% è portatore di protesi acustiche. Bisogna ridurre questo gap per evitare alla radice le complicanze che essa è in grado di creare come deterioramento cognitivo, depressione, isolamento, difficoltà di comunicare. La tempestività della protesizzazione acustica evita che l’area cerebrale acustica non adeguatamente sollecitata possa andare incontro a degenerazione neuronale rendendo inutile ogni tentativo di protesizzazione.

Cosa sono gli apparecchi acustici?Gli apparecchi acustici aiutano le persone che soffrono di ipoacusia a sentire meglio. Oggi gli apparecchi acustici digitali analizzano continuamente e automaticamente l’ambiente circostante e si adattano ad esso. In questo modo forniscono il miglior recupero uditivo.