Egregio Direttore,

in vista della prossima scadenza elettorale amministrativa, a Manerbio sta serpeggiando un lavorio più o meno sotterraneo da parte dei partiti per cercare di aggregare il maggior numero di personaggi noti che possano attrarre i voti. Come al solito, sia a destra che a sinistra, i partiti storici sono già immersi nell’anticamera della preparazione delle liste, ma ancora una volta rischiano di fare tutto senza consultare la determinante opinione pubblica. In realtà chi tira le fila si è reso conto che il popolo votante è sempre più attratto dallo strumento delle liste civiche, che consentono anche a persone fuori dagli schemi di candidarsi, spesso animate dalla volontà di migliorare Manerbio. Le liste civiche presentano però anche diverse contraddizioni, infatti in passato sono state egemonizzate da personaggi non manerbiesi, con cui i partiti tradizionali cercavano di emergere in tornate elettorali date per perse. È anche grazie alle liste civiche, che tanti elettori delusi dai soliti partiti e che avevano deciso di non andare a votare, sono tornati alle urne illudendosi di esprimere una preferenza per facce diverse. Sta spuntando ora il fantasma di una civica raccogliticcia che dovrebbe attrarre consensi da quanti in precedenza hanno votato Lega, ma anche Forza Italia, Fratelli d’Italia, a cui si sarebbero aggiunte Italia Viva e la calendiana Azione. Dobbiamo dire pure che a sostegno di questa lista, abbastanza in ombra, non ci sono personalità nuove e di spicco, tali da trascinare un’onda di rinnovamento, ma ci sono i soliti noti, che non hanno fatto figure eccelse nei loro incarichi precedenti. Adesso sarebbe stato il momento di FdI, ma non vi è nessuno a raccogliere la grande possibilità, anche perché la persona che avrebbe potuto far man bassa di voti è traslocata in altri movimenti. Ma aldilà delle aspettative, perché non escono allo scoperto con l’enunciazione a chiare lettere dei punti del loro nuovo programma per far rinascere Manerbio? Manerbio ha bisogno di una rivoluzione in tutti i campi, con un sindaco manerbiese senza altri incarichi e che si dedichi anima e corpo a risolvere i problemi della gente, con la crisi energetica in atto, con i commercianti che chiudono bottega, con i piccoli imprenditori che non ce la fanno, con le famiglie senza risorse. Una figura carismatica che possa uscire da quelle riunioni segrete non esiste, come anche da sinistra non viene proposto nessun astro nascente, per rifarsi un’immagine piuttosto appannata. Perché il PD non approfitta per allearsi con i 5Stelle, con donne e uomini nuovi per risollevare Manerbio dalla decadenza? Noi anziani siamo stanchi di promesse non mantenute, aspettiamo sempre il tanto atteso Centro Sociale, con punto di ritrovo per la Terza Età e per i giovani, ma lo vogliamo scritto su un programma ufficiale firmato e garantito personalmente dai futuri candidati. Noi ci speriamo ancora dopo 15 anni, e magari, alla fine, sarà invece la solita solfa, però noi continueremo ad incalzare gli eletti e ad urlare che ne abbiamo abbastanza della solita minestra riscaldata che ci ignora e basta coi “riciclati” che non amministrano ma galleggiano. Di riciclati, ci bastano quelli della raccolta differenziata.

Luigi Andoni e un gruppo di pensionati