) Stefano, tu sei giornalista, informatico, ideatore di una radio che ha una mission ben precisa, quale?

Steradiodj ha in realtà due grandi mission, la prima è sicuramente quella di far conoscere sempre di più le varie caratteristiche di disabilità e la seconda che è però al pari della prima è quella di sperare di farmi nuovi contatti ed amicizie

2) Sei persona molto stimata e apprezzata per la forza con la quale ogni giorno sai affrontare le difficoltà della vita. Sei un instancabile fonte di iniziative ed idee. Quali sono i progetti relativi alla tua radio?

Di progetti relativi alla radio ne ho davvero quasi quotidianamente la parte che preferisco del mio “lavoro” in radio è sicuramente il realizzare interviste di vario genere e ad ospiti di vari settori perché mi permette di conoscere e far conoscere tante persone e realtà. A tal proposito ne approfitto per dire a tutti coloro che lo desiderano che le porte di Steradiodj, sono sempre aperte per: interviste, chiacchiere o semplici saluti online e/o di persona. Vi aspetto!

3) Nel corso di questi anni hai incontrato tanti personaggi famosi. Chi ti ha lasciato un segno nel cuore?

Tutti i personaggi che ho incontrato mi hanno lasciato segni molto belli ed indelebili ma se devo proprio citarne alcuni su tutti dico: Luciano Ligabue, Francesco De Gregori ed Alex Zanardi ma citando solo loro non voglio sicuramente sminuire tutti gli altri/e che ho incontrato anzi…

4) Credi che negli ultimi anni il mondo della disabilità abbia accesso a servizi migliori rispetto al passato? 

Innanzitutto voglio chiarire che la disabilità non è un mondo a parte ma parte del mondo, detto questo credo che i servizi siano migliorati ma che le difficoltà per potervi accedere ed usufruirne siano purtroppo ancora tantissime.

5) Cosa manca ancora?

Credo che manchi ancora tantissimo ma la cosa su cui bisogna ancora lavorare maggiormente sia la mentalità delle persone perché ancora si fatica purtroppo a considerare le caratteristiche di disabilità come normali CARATTERISTICHE delle persone e le persone con disabilità appunto come PERSONE.

6) Cosa pensi dei giovani di oggi? Quale messaggio vuoi mandare loro? 

    Dei giovani d’oggi penso che troppo spesso si lascino andare alla prima      difficoltà che la vita presenta loro e per questo voglio consigliare di non abbattersi mai e di porsi obbiettivi quotidiani in modo tale da accantonare eventuali difficoltà in arrivo e affrontarle il più possibile con il sorriso.