115mila euro. A tanto ammonta il costo, per la Parrocchia Santa Maria Assunta di Rovato, dei danni causati dal nubifragio che ha colpito la nostra cittadina tra fine ottobre e inizio novembre 2018.
Come dimenticare le 16 e 40 di quel venerdì 7 novembre del 2018, quando le infiltrazioni di acqua dovute alla bufera del 29 ottobre hanno portato al cedimento di un ampio tratto delle mura che circondavano l’antico Castello ferendo al cuore il centro storico di Rovato
Nella Parrocchiale di Santa Maria Assunta si era appena concluso un funerale, quando un rumore cupo ha fatto sussultare il paese: in pochi hanno visto con i loro occhi franare su piazza Montebello le pietre del muro di cinta della proprietà parrocchiale, ma tutti hanno sentito il boato.
Nella piazzetta, sul tratto finale di via Castello all’innesto in piazza Cavour, di solito usata come parcheggio, fortunatamente non c’erano in quel momento persone o vetture. L’allarme ha fatto arrivare Vigili del fuoco, Polizia locale, Protezione civile e tecnici del Comune.
La massa di terra e pietre più che a un crollo, ha fatto pensare sin da subito ad una frana, lunga una quindicina di metri, ai piedi del torrione di proprietà privata. Dalla frana, ricoperta da un telo di plastica per preservare i resti delle mura antiche dal dilavamento della pioggia, emergeva il biancastro profilo ricoperto in precedenza dai sassi che si inserivano nelle mura venete e che segnano il confine della proprietà dove si trova l’abitazione del parroco, a pochi metri dalla Cappella della Disciplina.
A distanza di mesi è giunto ora il momento della conta dei danni e del preventivo per la sistemazione del disastro: 100 mila euro. Il progetto, redatto gratuitamente tra gli altri dall’architetto rovatese Stefano Belotti, è stato approvato dalla Soprintendenza.
Ora è caccia ai fondi, con il prevosto don Cesare Polvara che sul Bollettino ha aperto alla “generosità dei rovatesi”. Altri 15mila euro invece servono per rifare la vetrata di San Paolo, stavolta all’interno della stessa Parrocchiale, colpita anch’essa dal maltempo. Sono cifre che potrebbero incidere in maniera pesante sui conti della Parrocchiale. Dunque, decisivi diventano i contributi straordinari dei fedeli per consentire alla Chiesa di coprire le spese.
Mauro Ferrari