Una giornata importante per la sanità lombarda – in particolare bresciana – quella dello scorso 11 febbraio. All’ospedale di Leno è stata inaugurata la nuova Casa Comunità, mentre il nosocomio di Manerbio ha fatto il taglio del nastro per le nuove Pediatria-Patologia Neonatale e Cardiologia-Unità di Cura Coronarica. A presenziare a questi importanti appuntamenti il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e la sua vice e assessore all’welfare Letizia Moratti. A Manerbio, grazie al finanziamento regionale di 4.600.000 euro, è stato realizzato un intervento strutturale di sopralzo e di ristrutturazione con creazione di nuovi locali destinati a Pediatria-Patologia Neonatale, Cardiologia-Unità di Cura Coronarica e Servizio di Elettrofisiologia. Gli spazi sono molto più ampi e funzionali rispetto alla precedente collocazione e permettono di riunire in aree omogenee servizi e unità operative complementari fra loro. Grande soddisfazione per questo risultato è stata espressa dal direttore generale di ASST Garda Mario Alparone. “Siamo lieti di inaugurare oggi la Casa di Comunità e l’Ospedale di Comunità di Leno e i nuovi reparti di Manerbio alla presenza del Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e della Vicepresidente e Assessore al Welfare Letizia Moratti” ha dichiarato Alparone “la Casa e l’Ospedale di Comunità trovano la loro naturale collocazione all’interno del presidio lenese dove i cittadini possono usufruire di numerosi servizi socio-sanitari organizzati grazie ad un lavoro di rete con i Medici di Medicina Generale, le realtà associative e le Amministrazioni Comunali”. La Casa di Comunità è il cuore delle cure sul territorio, permette di potenziare l’assistenza e garantire una completa presa in carico della persona cronico-fragile con riduzione della pressione sugli ospedali per acuti. Queste strutture rappresentano il riferimento continuativo per la popolazione e il punto di integrazione dei servizi in funzione della presa in carico dei bisogni multidisciplinari e multiprofessionali dei pazienti. Nel territorio di ASST Garda verranno realizzate altre sette Case di Comunità – Verolanuova, Montichiari, Desenzano del Garda, Salò, Gargnano, Nozza di Vestone e Gavardo – e due Ospedali di Comunità – Lonato del Garda e Nozza di Vestone – previsti dal PNRR. Leno è stato individuato anche come sede della Centrale Operativa Territoriale e del futuro Distretto. L’Ospedale di Comunità dipende funzionalmente dalla Medicina Interna di Manerbio diretta da Anna Bussi, medico referente è Andrea Caldonazzo, dispone di 20 posti letto ed è dedicato alla persone che, per le loro condizioni, non possono tornare al domicilio dopo il ricovero per un fatto acuto, ma necessitano di un periodo in una struttura adeguata. Al taglio del nastro per la Casa della Comunità di Leno e i nuovi reparti di Manerbio hanno presenziato oltre ai rappresentanti del Pirellone, l’Assessore alla Casa e Housing Sociale Alessandro Mattinzoli, la vicepresidente della Commissione Sanità e politiche sociali del consiglio regionale Simona Tironi, il sindaco di Leno Cristina Tedaldi e il sindaco di Manerbio Samuele Alghisi. “La giornata di oggi segna una tappa davvero importante per la Sanità lombarda” ha dichiarato Moratti “Case e Ospedali di Comunità non sono più solo realtà presentate sulla carta, ma delle strutture operative, a regime, che offrono importanti servizi al territorio e alle comunità che lo vivono. Quella di Leno ne è una testimonianza di rilievo perché particolarmente sentita come propria dalla collettività. Una giornata impreziosita dalla visita ai reparti di Pediatria-Patologia neonatale e Cardiologia di Manerbio che dopo un intervento fortemente voluto da Regione Lombardia si presentano in locali all’avanguardia e funzionali alle esigenze dei pazienti”. Il presidente Fontana ha dichiarato che questo è “l’inizio di un percorso innovativo nella nostra sanità. La riforma che abbiamo approvato pochi mesi fa e che è stata realizzata ascoltando tutte le componenti della nostra società, tutti gli stakeholder della sanità. Questa legge, di cui sono particolarmente orgoglioso, per prima in Italia va nella direzione di avvicinare le risposte della sanità alle esigenze dei cittadini, evitando nel contempo di mettere sotto pressione gli ospedali per prestazioni che non competono agli ospedali stessi”. Regione Lombardia ha già individuato le prime 218 Case di Comunità e i primi 71 Ospedali di Comunità.
Barbara Appiani