Le limitazioni dettate dai protocolli Covid-19 non hanno permesso di svolgere eventi in presenza ma l’Ammi-nistrazione Comunale ha voluto fortemente che la ricorrenza della Giornata della Memoria venisse comunque svolta.

27 gennaio 1945 – 27 gennaio 2021: 76 anni fa, le truppe sovietiche liberavano i prigionieri del lager nazista di Oswiecim nel sud della Polonia. 

La città venne occupata dalla Germania nella Seconda guerra mondiale, e nel maggio 1940 i tedeschi, convertendo delle caserme appartenute all’esercito polacco, costruirono un campo di concentramento che prese il nome tedesco di Auschwitz.

Tra il maggio 1940 e il gennaio 1945 circa 1.100.000 persone, in gran parte ebrei, morirono ad Auschwitz, che divenne il maggior centro ove il regime hitleriano pose in atto la “soluzione finale”. Il complesso si ampliò nel tempo fino ad includere, oltre a numerosi campi satellite, tre campi principali: il campo di concentramento di Auschwitz, il campo di sterminio di Birkenau ed il campo di lavoro di Monowitz. 

Anche Rovato ha ricordato lo sterminio, diventato poi la Giornata della Memoria (dal 2000 in Italia, dal 2005 nel mondo come stabilito dall’Onu) con iniziative sul web, vista la perdurante pandemia.

Da mercoledì 27 Gennaio 2021 sulla pagina Facebook e Istangram di Città di Rovato sono stati pubblicati dei video realizzati dai ragazzi delle classi quinte dell’I.I.S. Gigli di Rovato dove appunto i ragazzi leggeranno dei passi tratti da diverse opere letterarie scritte da chi ha vissuto in prima persona questi terribili orrori.

L’Amministrazione Comunale ha voluto “pubblicamente ringraziare il Dirigente Scolastico dell’I.I.S. Gigli di Rovato, Prof. Davide Uboldi, per la disponibilità dimostrata e il Prof. Mattia Lancini, per aver realizzato il progetto. Si ringraziano inoltre per la collaborazione i Proff. Marta Rugolotto, Manuela Clerici, Maria Attilia Venturini, Elena Franchi, Alba Carminati, Pierluigi Adamo, Silvio De Girolamo e Giuseppe Cutrì.

“Come assessore – ha dichiarato Valentina Bergocon delega all’istruzione, scuola e cultura non posso che essere più che orgogliosa per la realizzazione di questo evento per la celebrazione della ricorrenza della Giornata della Memoria. Se non ci fosse stata la pandemia mi sarebbe piaciuto poter organizzare degli eventi in presenza cercando di coinvolgere quanti più studenti possibile, ma speriamo per l’anno prossimo”.

Mauro Ferrari