Quest’anno la tradizionale “Mostra mercato del bovino da carne e del vitellone da ristallo, degli equini e ovi-caprini” raggiunge un traguardo di tutto rispetto: 130 anni! La storia e l’importanza del mercato del bestiame a Rovato ci riportano all’Alto Medioevo e più precisamente all’epoca longobarda (tra la fine del V° secolo ed i primi del IX d.C.). Un’autorevole bolla ducale del 1517 certifica ulteriormente questa tradizione stabilendo per Rovato il diritto a tenere il mercato del bestiame con cadenza settimanale. In epoche più recenti del secolo scorso sono diversi i documenti, anche istituzionali, che narrano le numerose edizioni della fiera. 

È evidente che il mercato “degli animali” sia stato l’anima commerciale della nostra città fin dalle origini ed è evidente che, storicamente, il territorio comunale sia stato il luogo più consono per far incontrare gli allevatori provenienti dalle diverse zone del Paese. Rovato infatti si trovava, e si trova ancor oggi, al centro delle principali vie di comunicazione: si trova sulla direttrice che collega Milano, Bergamo, Brescia passando poi in Veneto; è zona di passaggio per chi viene dalla Val Camonica. Rovato ed il suo mercato si sviluppano nel tempo acquisendo sempre più un ruolo di primo piano nell’economia del territorio. Nei secoli molte cose sono cambiate, soprattutto nell’ambito della compravendita dei capi che oggi avviene principalmente nelle stalle; è cambiata l’economia in generale: oltre all’agri-coltura e all’allevamento vi è la produzione artigianale, industriale, il commercio, i servizi, ecc. Qual è l’importanza di Lombardia Carne oggi?

È una delle più importanti fiere del settore in ambito lombardo: è espressione di una tradizione ed una storia e che continua, non come una semplice rievocazione di tempi andati, tutt’altro, è la testimonianza di una continuità tra passato, presente e futuro basata su solide basi che hanno portato il settore dell’allevamento italiano e bresciano ad essere uno dei più sani e di alta qualità al mondo. La filiera della carne italiana fornisce un prodotto al consumatore di altissimo livello e bontà; questo grazie all’impegno, alla passione ed agli investimenti messi in campo da chi, da generazioni, continua quella che è una delle più antiche attività umane: l’allevamento.

Quest’anno, nonostante le previsioni negative, il tempo è stato clemente; la partecipazione del pubblico numerosa ed appassionata: famiglie con bambini, operatori del settore, autorità ed anche tante persone venute da fuori. 

Come sempre il programma della manifestazione è stato intenso: nella mattinata di sabato 6 aprile la fiera ha aperto al pubblico con la “Mostra mercato delle macchine ed attrezzature agricole e prodotti connessi”. I presenti hanno potuto intrattenersi presso i vari stand gastronomici con degustazione e vendita di prodotti tipici del settore agroalimentare. Gli alunni delle scuole elementari hanno frequentato i laboratori didattici “Dal chicco di grano al pane” organizzati dal “Gruppo Donne Impresa di Coldiretti Brescia”; “La Vecchia Fattoria” di Pontoglio ha tenuto lezioni di equitazione per bambini adulti e disabili. Presso la sala civica del Foro Boario, appena rinnovata e ristrutturata, si è tenuto il convegno organizzato da “Confagricoltura Brescia” sul tema: “Carne Bovina – Un approccio di filiera per la sua valorizzazione alimentare ed economica”. Nel pomeriggio l’associazione Norcini Bresciani si è dedicata alla preparazione della salsiccia di castrato con degustazione per i visitatori presenti mentre, sempre nella sala civica, si è svolta la conferenza “Pane fresco = Pane salutare? Norme, formazione, informazione, qualità della vita per il benessere del consumatore”.

La giornata centrale della fiera, domenica 7, si è aperta con l’inaugurazione ufficiale da parte delle autorità: il sindaco Tiziano Belotti ha sottolineato come “Lombardia Carne” sia un evento organizzato completamente dall’Am-ministrazione Comunale ed ha ricordato le origini storiche della fiera. Si è soffermato sull’importanza del consumo alimentare di carne e di come quella italiana sia una delle migliori in termini di filiera, qualità e controllo. Ha ringraziato la Regione per l’appoggio e la promozione dell’evento e tutti gli operatori del settore. L’assessore regionale allo Sviluppo Economico Alessandro Mattinzoli ha evidenziato la capacità innovativa di questo evento in quanto ha saputo far collaborare bene tra loro due importanti realtà del territorio come “Coldi-retti” e “Confagricoltura”, che hanno sempre avuto a cuore lo sviluppo del territorio. In Regione si sta lavorando molto per migliorare i settori dell’agricoltura e dell’allevamento in quanto rappresentano ancora un “volano” di sviluppo sociale ed economico per l’impresa e di conseguenza per il lavoro delle persone. La filiera lombarda è sana e di qualità.

Il vice presidente della Provincia e sindaco di Orzinuovi Andrea Ratti: ha sottolineato la specificità della manifestazione e fatto i complimenti all’amministrazione sottolineandone la peculiarità storica e culturale. L’onorevole Oscar Lancini (europarlamentare ed ex sindaco di Adro, n.d.r.) si è complimentato per la realizzazione della 130° edizione. Ha ribadito come l’attività dell’alle-vamento derivi dalle antiche origini dell’uomo e di come questa attività abbia una tradizione lunghissima. 

«La carne fa bene all’uomo, che è nato cacciatore e carnivoro». Ha proseguito l’inter-vento contestando duramente le fake news che asseriscono la pericolosità ambientale delle attività di allevamento ed il maltrattamento degli animali. È necessario informare correttamente il cittadino che cade nelle teorie fasulle di gente che parla di ciò che non sa. «Chi dimentica la storia non ha futuro: è fondamentale riscoprire le nostre tradizioni» – ha detto in conclusione al suo intervento. Infine l’intervento dell’onorevole Alessandro Colucci che ha portato il suo saluto anche in qualità di segretario di presidenza della Camera dei Deputati. Lombardia Carne risale a cinque secoli fa consentendo al territorio di essere un punto di riferimento. È un patrimonio storico lombardo con un allevamento zootecnico di prestigio. La fiera inoltre permette di conoscere anche molti altri prodotti di qualità del nostro territorio, percorsi culturali ed enogastronomici.

Al termine monsignor Cesare Polvara ha benedetto i presenti e la manifestazione.

Quasi un migliaio i capi esposti; ciascuno in gara per la propria categoria. Premiate oltre 50 razze tra bovini, ovini, caprini ed equini. Non sono mancati pecore, capre, cavalli, pony ed asini. Telettutto Bresciasette, con la propria diretta a cura di Clara Camplani e Andrea Lombardi, ha dato come sempre particolare rilevanza all’evento. A corredo della manifestazione anche molti altri eventi come la 23° edizione del concorso “El salam piö bu de la Fran-ciacürta”. infine, nel pomeriggio domenicale, una giuria di tecnici del settore ha provveduto a votare e premiare i migliori animali di ogni categoria. 

L’azienda “Silipier” ha vinto il primo premio assoluto maschio mentre l’azienda agricola “Scalvi Pierino” ha vinto il primo premio assoluto femmina.

Emanuele Lopez