La malattia venosa cronica degli arti inferiori rappresenta una condizione patologica molto comune, che colpisce circa il 25% delle donne e il 15% degli uomini. Per fare chiarezza su questo comunissimo disturbo abbiamo fatto alcune domande al dott. Paolo Regina, medico specialista in chirurgia generale ed esperto in chirurgia vascolare.

Cosa si intende per malattia venosa cronica degli arti inferiori?

Le vene varicose (o varici) sono vene superficiali degli arti inferiori che si dilatano per l’aumento della pressione sanguigna nelle pareti venose.

Molte varici sono causate da una incontinenza safenica: le loro valvole non sono più in grado di trattenere il sangue e garantire un afflusso verso l’alto. Il sangue, che ristagna nel tempo, causa, dunque, dilatazione delle vene superficiali.

Quali sono i principali disturbi?

I portatori di varici presentano un costante senso di pesantezza o anomalo gonfiore alle gambe fino a sviluppare infiammazioni molto dolorose, le tromboflebiti, o ulcerazioni nelle zone interessate dalla malattia.

Come si può curare?

Per affrontare tale problema è prima di tutto indispensabile una valutazione clinica specialistica integrata necessariamente da un accurato studio Ecodoppler venoso degli arti inferiori per confermare l’insufficienza venosa cronica (IVC) e definire nel dettaglio le caratteristiche delle vene malate, i punti di reflusso, i calibri etc. Ottenuta al diagnosi, l’attuale orientamento terapeutico consente di affiancare alla chirurgia tradizionale e alla scleroterapia la più moderna Termoablazione laser della vena Safena (EVLT).

In cosa consiste il trattamento laser?

Il trattamento laser, a differenza della chirurgia tradizionale, non determina l’asportazione della vena, ma una sua chiusura dall’interno. L’intervento mininvasivo viene eseguito in anestesia locale attraverso l’introduzione percutanea ecoguidata nella vena di una fibra ottica laser. Controllata l’esatta posizione della fibra, si inizia il trattamento erogando energia e sfilando lentamente la fibra verso il punto di ingresso. Grazie alla sua mininvasività, efficacia a breve termine, ripresa immediata della deambulazione e dell’attività lavorativa per l’utilizzo dell’anestesia locale, il trattamento laser endovenoso sta avendo risultati superiori e consensi crescenti.

Per maggiori informazioni, il centro San Francesco e i suoi specialisti vi attendono ad Orzinuovi in via Giacomo Puccini, n. 20/24.
Tel. 030943269

Leonardo Binda