Hanno scelto la Rsa di Orzinuovi perché emblematica nella lotta al virus della prima ondata. Ma il premio “Giovanni Foppoli” è rivolto agli operatori di tutte le Rsa di Brescia e provincia. Lunedì 28 febbraio la Spi Cgil, il sindacato dei pensionati di Brescia, con il segretario Pierluigi Cetti, ha fatto dono alla Casa di riposo di Orzinuovi, Fondazioni Riunite BBO, di una targa, due letti elettrici e un sollevatore da bagno per gli anziani ospiti della struttura, come riconoscimento allo spirito di abnegazione e buona volontà degli operatori sanitari durante la pandemia. Unanime il ringraziamento e la soddisfazione del Consiglio di Amministrazione e delle autorità civili presenti alla cerimonia. A prendere per primo la parola il direttore sanitario Fontana, in carica da pochi mesi, che ha ricordato i difficili anni da cui stiamo uscendo, causa di una grande sofferenza anche a livello psicologico agli ospiti che sentono la mancanza dei loro familiari. “L’obiettivo è arrivare a breve a visite in presenza – ha detto.

“Sono stati due anni pieni di dolore, quelli della pandemia – ha poi aggiunto il sindaco Gianpietro Maffoni. “Orzinuovi ha dimostrato una grande spirito di solidarietà e di dedizione verso il prossimo di cui siamo tutti veramente orgogliosi. Gli operatori della nostra RSA in particolare, disprezzando il pericolo e ossequiosi verso il loro senso del dovere, hanno dimostrato un grande spirito di sacrificio e anteposto la cura e l’affetto verso i nostri anziani alla tutela della loro salute. Ringrazio il sindacato per aver riconosciuto il loro merito”.

“Questo premio non è alle Fondazioni riunite – ha precisato il presidente della RSA Luca Magli – ma alla volontà e allo spirito di sacrificio dei nostri operatori che con grande coraggio non si sono mai tirati indietro. Mi sento di fare loro un grandissimo ringraziamento per quanto hanno fatto”.

Il premio Foppoli è un riconoscimento per gli attivisti della Spi Cgil impegnati nel sociale o in gesti di solidarietà in memoria di un operaio valtriumplino che ha guidato la Fiom e la Camera del lavoro di Brescia come segretario per diversi anni. “Questi anni di pandemia hanno causato 4mila perdite tra gli iscritti della Spi Cgil – ha detto il segretario Pierluigi Cetti. “Si tratta della generazione che ha ricostruito il paese dopo la Seconda Guerra Mondiale, che ha lottato per conquistare diritti sul lavoro e una vita più dignitosa per tutti noi. Il nostro premio va agli operatori sanitari che hanno vissuto la stessa esperienza dei reparti Covid in ospedale, nonostante il loro lavoro non sia stato così apprezzato e riconosciuto. Anche nelle Rsa è arrivata una tragedia triste. Abbiamo raccolto 40mila firme da mandare al Governo per una maggiore riconoscimento delle RSA a partire dalla strutture fino alle rette delle famiglie e agli stipendi del personale. Orzinuovi è stato l’epicentro della prima ondata della pandemia nel bresciano. Ai bravissimi operatori della RSA orceana va il nostro riconoscimento che ha valore simbolico per tutti gli operatori delle RSA del bresciano.

“I lavoratori delle RSA – gli ha fatto eco il direttore della struttura di Orzinuovi Guarneri – sono stati trascurati durante la pandemia. Un virus che attacca i più fragili non poteva che trovare terreno fertile in una RSA. I nostri operatori si sono prodigati in modo instancabile per due anni contro questa situazione, venendo sempre al lavoro, tutelati da protezioni che inizialmente facevamo fatica a reperire. Purtroppo abbiamo dovuto fare scelte sgradite alle famiglie, sacrificare le visite ai parenti, ma l’obiettivo principale era in quel momento salvaguardare la vita dei nostri ospiti. Questo riconoscimento è più che meritato da parte dei nostri operatori”. sp