Il concetto di benessere psicologico è uno di quei concetti che appartengono al campo della psicologia positiva, quel ramo cioè della psicologia che punta sulla valorizzazione delle risorse, dei punti di forza, che lavora sul concetto di empowerment, di sviluppo e accrescimento del potenziale insiti in ciascuno di noi; in sintesi si preoccupa di creare le condizioni perché la persona sia responsabile e co-costruttrice del proprio benessere, della propria felicità.
I recenti studi in questo campo dimostrano quanto gli elementi come l’emozione positiva (di cui la felicità e la soddisfazione di vita sono due aspetti), il coinvolgimento, le relazioni, il significato e la realizzazione di sé siano la chiave del benessere psicologico con molteplici effetti nei diversi ambiti di vita.
Sentirsi pervasi o stimolati emotivamente da sensazioni piacevoli permette di creare un movimento “verso” e non “contro” il mondo e gli altri.
Le emozioni positive sono contagiose quanto quelle negative per cui vale la pena impegnarsi a ricercare e a creare quelle che lasciano gli effetti più benèfici.
Quando ci sentiamo coinvolti in qualcosa di appagante, di stimolante, quando abbiamo chiari gli obiettivi che vogliamo raggiungere, per esempio, non ci rendiamo conto del tempo che passa perché è come se fossimo dentro un flusso creativo e produttivo di energia. Per quanto riguarda le relazioni, come esseri umani non possiamo prescindere dagli altri e per questo motivo, contrariamente all’affermazione di J.P. Sartre per cui “l’inferno sono gli altri”, gli altri sono il miglior farmaco contro i momenti negativi della vita.
Essere circondati, a livello sociale, sul lavoro, in famiglia da persone di cui abbiamo fiducia, che ci apprezzano e ci stimano infonde motivazione, sostegno e può dare significato alla vita, generando una spirale virtuosa che alimenta il benessere.
Il significato è riconducibile al far parte di qualcosa che noi consideriamo più grande di noi stessi.
Il perseguire uno scopo nella vita permette alla persona di dare un significato esistenziale e orientare le scelte coerentemente verso quell’obiettivo.
Una vita piena di significato è una vita degna di essere vissuta, come molti filosofi, poeti, letterati e artisti ci hanno insegnato.
Da questo punto di vista la fede nel soprannaturale, unitamente alla ricerca di un significato metafisico, religioso, possono dare un notevole contributo al benessere della persona.
Che dire, poi, della soddisfazione e della gioia provate nel vedere concretizzata una propria idea, nel sentirsi appagati per aver saputo esprimere il meglio di noi stessi, aver messo tutte le nostre capacità, abilità a servizio di un progetto e averlo concretizzato?
La realizzazione nella vita è la possibilità di esprimere la parte autentica e vera di noi stessi.
Molte ricerche sul campo, per esempio, rivelano che le persone dotate di un più elevato livello di benessere psicologico, derivante da questi elementi, hanno una vita più appagante e salutare.
Uno dei benefici riscontrati è legato anche al mondo del lavoro.
Infatti le persone soddisfatte descrivono il proprio lavoro come più significativo e si sentono anche più coinvolte nell’organizzazione, si assumono più responsabilità con ricadute positive sulla produttività.
A questi elementi si associano anche una maggior capacità di affrontare le difficoltà e le situazioni negative, una maggiore resilienza alla frustrazione e uno spirito ottimista nel valutare le avversità.
Infatti per queste persone non conta che cosa può succedere loro, bensì è il modo, il come affrontare una determinata situazione svantaggiosa, avversa che fa la differenza perché può diventare una stimolante sfida con se stessi.
A questo proposito basti pensare a coloro che hanno saputo trasformare la propria disabilità fisica, a seguito di un triste e infausto incidente, in un obiettivo di miglioramento personale (ad esempio, il giovane nuotatore Manuel Bortuzzo, ferito per uno scambio di persona diversi mesi fa e rimasto paralizzato alle gambe).
Non mancano infine studi che pongono il benessere psicologico quale fattore preventivo e protettivo contro le malattie cardiovascolari e infettive.
Sono buone ragioni quindi perchè ciascuno ripensi al proprio stile di vita e un invito alle organizzazioni perché tengano conto non solo del PIL, ma anche del FIL (felicità interna lorda)dei propri lavoratori!
Dott. Ettore Botti
Presidente del Centro
per la Famiglia