Fresco d’insediamento, il soncinese Nicola Pisati è divenuto, dallo scorso 1 luglio 2023, presidente del Rotary Club Soncino e Orzinuovi, sodalizio, fondato nel 2006, e che accoglie tra le sue fila un nutrito gruppo di soci legati dal comune desiderio di esprimere, attraverso azioni concrete a livello locale e internazionale, l’appartenenza ad una delle organizzazioni più importanti ad oggi attive sul panorama globale.

Originario del Borgo al di là del fiume Oglio, nel quale da decenni svolge, nel suo studio, la sua professione di geometra, Pisati è divenuto socio nel 2020 e, dopo un’esperienza come Segretario, è stato eletto, all’unanimità, alla guida del Club delle “rive rivali per l’anno rotariano 2023-2024,”.

Presidente, come ci si sente ad essere stato scelto da tutti i soci come coordinatore delle attività del Club?

Al momento della proposta della mia candidatura da parte dei soci del Club, non nascono di aver provato una grande emozione: presiedere un Club Rotary è compito impegnativo ed esigente, ma, dopo una ponderata riflessione, ho deciso di accettare di buon grado, sperando di ricambiare la fiducia dimostrata nei miei confronti servendo il nostro sodalizio con la massima dedizione e attenzione.

Come ha conosciuto il Rotary e quali sono stati i valori che hanno ispirato e motivato il suo ingresso nel 2020?

Prima di diventare socio, conoscevo l’esistenza del Rotary ma la sua attività e la sua “essenza valoriale” mi erano del tutto sconosciuti. Dopo la proposta, da parte di un socio fondatore, di aderire al Club, mi colpì particolarmente la passione che traspariva dai racconti il significato dell’essere rotariano e l’importanza della missione di questa grande realtà. Passione e amicizia, certo, sono sicuramente i due valori in cui più mi sono riconosciuto e che sin da subito mi hanno fatto apprezzare questo impegno, creando un “terreno fertile” in cui coltivare idee e progetti che quest’anno, se tutto andrà secondo i piani, avrò il piacere di realizzare.

Che linee guida ha voluto dare al Club, a livello d’azione e di obiettivi, per i mesi a venire?

Quanto dai miei predecessori e da tutti i soci negli anni è una solida e preziosa base da cui partire: fare ancora meglio per il Club significa prodigarsi per far sì che ogni socio viva quotidianamente un ambiente sereno nel quale confrontarsi e aiutarsi a vicenda, migliorando la convivialità e il dialogo tra Soci stessi e stringendo ulteriormente il senso dell’amicizia. Tenendo sempre fissi questi punti fermi, avremo modo di impegnarci nella seconda edizione del nostro service, dedicato ad ospiti di alcune comunità per disabili, ai quali verrà dato modo di partecipare ad una esperienza in barca a vela sul lago di Garda, promuovere alcuni corsi di ippoterapia, favorire l’installazione di pannelli turistici all’avanguardia per ipovedenti nei luoghi di maggior pregio artistico, continuare la bella tradizione del Baskin, della prevenzione contro i tumori in collaborazione con l’ANT, dell’aiuto nella piantumazione di alcune aree del Parco Oglio Nord e dell’impegno in favore della Breast Unit di Cremona e del mantenimento di alloggio e utenze di alcune famiglie di rifugiati ucraini giunti in Italia allo scoppio della guerra. Tutto questo, s’intende, solo per citarne alcuni.

Infine, che motivi darebbe, oggi, ad una qualsiasi persona interessata ad investire la propria professionalità e il proprio spirito al servizio del prossimo? Come, in sintesi, il Rotary è stato capace, a suo avviso e alla luce della sua esperienza, di cambiare davvero le vite delle persone che vi sia avvicinano?

Il Rotary, a dispetto di quello che qualcuno può credere, non è affatto una realtà elitaria, ma, anzi, raccoglie tra le sue fila le più disparate figure tutte accomunate dal medesimo intento di “servire il prossimo al di sopra di ogni interesse personale”, intessendo straordinarie relazioni e cercando, davvero, di farsi promotori di un cambiamento che possa migliorare le vite del prossimo. Ci sono è vero molte associazioni, ma il Rotary è un’associazione privata riconosciuta a livello internazionale, con quasi un milione e mezzo di soci, che porta a compimento importantissimi progetti su scala locale e globale, il tutto nutrito dalla grande dedizione dei propri soci, dal supporto dei Clubs amici, del nostro Distretto 2050 e dell’interno Rotary International. Una prospettiva ben sottolineata dal tema presidenziale di quest’anno, “Creiamo speranza nel mondo”.

Leonardo Binda