Il cosiddetto «pianeta scuola» è complicato assai.

Si veda, ad esempio, quanto sta accadendo in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico. Tanto per cambiare, mancano i prof.

Che è vero, ma non è vero solo da quest’anno. Insomma.

Non vorremmo per una volta difendere la Azzolina, ma per onore del vero bisogna dire che all’inizio dell’anno scolastico i prof mancano da sempre. 

Diciamo che quest’anno la situazione è più grave perché, oltre ai prof, mancano i banchi (stendiamo un velo pietoso), mancano gli spazi, mancano le mascherine, non ci sono indicazioni, pardon, ci sono, ma sono contraddittorie, che è pure peggio…

Sempre rimanendo sul «pianeta scuola», un discorso analogo si può fare a proposito del «Piano per il diritto allo studio 2010-2021», cioè a proposito della gestione del succitato «pianeta scuola». Il fatto è che, quest’anno, ci sono i problemi innescati dall’emergenza coronavirus, per la cui soluzione, va da sé, servono soldi. 

Ma ci sono anche «vecchi» problemi, criticità che, nei vari plessi di Montichiari, si trascinano da anni. 

Il rebus da risolvere è semplice: mantenere la qualità dei servizi erogati, senza, però, sovraccarichi per le famiglie, che, soprattutto in questi mesi, stanno vivendo una grave situazione economico-sociale.

Per questo, lavorando in collaborazione con l’assessorato ai Lavori pubblici, l’asses-sorato alla Pubblica istruzione ha messo in campo una lunga e variegata serie di interventi, sia in ambito organizzativo-didattico sia sul versante strutturale. E sono soldi…

Tanto per dire: 160.000 euro in più rispetto al passato vengono destinati ad alcuni servizi essenziali, quali la refezione (potenziata con la creazione di due turni in alcune scuole e la presenza di personale dedicato, così da «liberare» gli insegnanti utilizzandoli esclusivamente sulle attività curriculari), il pre e post scuola (per andare incontro alle esigenze delle famiglie e alla sicurezza sanitaria) e il trasporto scolastico (con l’aumento delle corse degli scuolabus, la presenza di assistenti dotati di termoscanner e la quotidiana sanificazione dei mezzi). 

«Oltre 850.000 euro – sottolinea l’assessore Angela Franzoni (nella foto)serviranno invece per l’assistenza ad personam dei 100 studenti che ne hanno diritto, mentre altri soldi verranno destinati alle scuole paritarie di Montichiari. 

Oltre a queste risorse previste nel Piano per il diritto allo studio ve ne sono altre «fuori» Piano, ma comunque dirottate sulla scuola».

Ecco alcuni esempi. 

La bella somma di 470.000 euro è destinata agli interventi strutturali per ammodernare o sistemare alcune aree degli edifici; altri 110 mila euro sono destinati a creare nuovi spazi nei plessi;   la sostituzione di tutti gli infissi al plesso Alberti coserà 130.000 euro e la sostituzione della centrale termica e delle canne fumarie al plesso Tosoni avrà una spesa di 160.000 euro.

Una barca di soldi.

Ma, si sa, per la scuola non si deve mai parlare di spese, ma di investimenti per il futuro.

MT Marchioni