Non si ferma, anzi si fa sempre più importante l’attività del Gam (Gruppo Archeologico Monteclarense) e, di conseguenza, la popolarità e il gradimento pubblico del PAST, il Palazzo dell’Archeologia e della Storia del Territorio di Montichiari, unico tra i musei e le collezioni monteclarensi e mettere in mostra e trasmettere la storia di Montichiari con reperti e approfondimenti che arrivano direttamente dal territorio e permettono di leggere il percorso storico e l’evoluzione della città. Il periodo pandemico non è riuscito a fermare la forza propulsiva dell’associazione gestita dal Presidente Paolo Chiarini anzi le ha permesso di trovare nuovi canali comunicativi, primi fra tutti quelli social Facebook e Instagram dove sono migliaia ogni giorno le condivisioni, i dati di penetrazione e di riscontro rispetto alla capacità e validità delle iniziative proposte dal gruppo. «I dati di riscontro sull’interesse riguardo la validità delle nostre iniziative di suscitare interesse dell’utente amante dell’archeologia e della ricerca storica territoriale sono evidenti – sottolinea Paolo Chiarini – I numeri dati da facebook degli ultimi due mesi sono di ben 255 mila visualizzazioni dei video, 128 mila interazioni con i post, 2 mila click sul link, 9200 persone che seguono la pagina del PAST e un incremento di 1500 follower rispetto a settembre, un aumento tale da fare del PAST la realtà monteclarense più seguita in assoluto in rete. Sono stati 16 gli eventi “Smart Visit Museum” realizzati da maggio 2020, l’ultimo dei quali, da poco lanciato in rete, ha come titolo “Il mattone iscritto della necropoli longobarda di Monte San Giorgio Fontanelle a Montichiari” e segue di poco “La villa rustica di età romana in località Santa Cristina” e il restyling del video “Le formaci del Duomo di Montichiari”. I video vengono diffusi in primis in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e poi, attraverso le innumerevoli condivisioni, si diffondono in tutta Italia. L’utente finale di questi progetti è il visitatore appassionato o occasionale ma i contenuti vogliono essere anche un elemento coadiuvante nei programmi scolastici rivolti allo studio della storia locale, vogliono contribuire a fornire agli abitanti del vasto territorio, dove si svolgono le ricerche e avvengono i ritrovamenti, elementi necessari per costruire una coscienza storica identitaria e inoltre contribuiscono non poco a migliorare l’immagine della nostra comunità presso il navigatore digitale senza limite di distanza. Non sono dunque solo un ensamble di belle e suggestive immagini, dietro c’è tutta una storia che li lega gli uni agli altri, storia portata alla luce da ricerche e studi di volontari e professionisti del settore». Non sono, però, solo gli ottimi risultati sui social a rendere significativa la presenza del Gam e del PAST sul territorio ma la stessa capacità di fare rete e supporto fra l’Amministrazione locale e la Soprintendenza, come si è potuto notare alla luce delle ultime notizie che riguardano la possibile realizzazione del nuovo santuario in località Fontanelle, in relazione al quale il Gam non ha mancato di rendere noti i risultati delle indagini archeologiche compiute dalla ABAP di Brescia e Bergamo e di sottolineare nuovamente l’importanza degli interventi di salvataggio del monastero longobardo di San Giorgio alto e del completamento dell’iter istituzionale per il deposito e ritorno nella sede del Past dei pezzi archeologici originali rinvenuti sul territorio.

Marzia Borzi