Presso il Palazzetto Lottici di Parma si sono svolti i Campionati Nazionali AICS di Atletica su Pista Indoor con la presenza di 60 Società provenienti da tutta Italia.

L’11° posto nella classifica finale del nostro Team è la ciliegina di una due giorni che ha visto la nostra Società vincere due Medaglie d’Oro, un Argento e un Bronzo grazie ai suoi magnifici atleti.

Nelle gare mattutine di sabato 30 gennaio Giorgio Mutti ha vinto i 50 metri piani (primo Titolo Italiano) per poi ripresentarsi nel pomeriggio ai blocchi di partenza sui metri 400, in quest’ultima gara un Argento di ottimo spessore in virtù dello scarso tempo di recupero; domenica mattina 31 gennaio il nostro Emanuele Vedovello (cat. cadetto) stampa un bellissimo terzo posto nella gara dei metri 1000 conquistando la medaglia di Bronzo con relativo record sociale sulla distanza e nel pomeriggio degna chiusura con la seconda Medaglia d’Oro vinta da Vincenza De Vitis (Senior) nella gara dei metri 3000 anche lei con record sociale a testimoniare preparazione mirata e qualità indiscusse.

A distanza di poco più di un anno si è tornati a rivivere la corsa campestre con la prima edizione del “Cross delle Cave” a Brescia, in questa occasione brillante esordio per Marina Lazzarini che manca il podio per soli 4″ nella gara riservata alle categorie master. 

Podio raggiunto invece la domenica successiva nella 33° edizione del “Cross del CRUS” – manifestazione interregionale che si svolge sul classico percorso della gara Internazionale a Villa Lagarina (TN), per lei ottimo 2° posto battuta solo dalla trentina Bettin manifestando crescita di condizione e predisposizione per questo tipo di gare. Sempre domenica 14 febbraio nel meeting nazionale indoor svoltosi a Padova Giorgio Mutti con autorevolezza ha ritoccato nuovamente il primato sociale dei m. 1500 stabilito lo scorso anno sempre nel Palaindoor di via N. Rocco.

Resoconti eclatanti in considerazione della valenza nazionale delle manifestazioni in quanto l’attività è permessa esclusivamente per gare ed atleti che ambiscono ad ottenere i minimi per i Campionati Italiani di specialità, a conforto di questo anche il riconoscimento dei nostri successi sui quotidiani bresciani. Nel frattempo, stante la costante indisponibilità di una palestra per l’attività giovanile, proseguono gli allenamenti settimanali sulla Pista di Castiglione d/Stiviere per i ragazzi/e che sostengono le trasferte post scolastiche grazie alla cortese disponibilità dei genitori. 

Sperando che il virus non si metta di traverso il Comitato Regionale Lombardo FIDAL vorrebbe anticipare la consueta apertura dell’attività agonistica all’aperto sin da questo mese per permettere sopratutto alle categorie giovanili (le più penalizzate) di riprendere confidenza con pista e pedane, sarebbe un ottimo regalo e un raggio di speranza per la primavera di questo 2021 che auspichiamo foriero di una definitiva uscita dall’incubo di questa pandemia che sta evidenziando ulteriormente la carenza di attività fisica nelle scuole. 

Su questo aspetto il rapporto Eurydice della Commissione Europea riguardo educazione fisica e sport a scuola evidenzia che gli undicenni italiani giunti alla media inferiore lamentano già un deficit sportivo di 500 ore rispetto ai coetanei del continente. Sul tema si nota che mentre nelle medie inferiori gli insegnanti italiani danno il voto “a occhio” in Germania, Francia, Austria, Gran Bretagna, Finlandia, Polonia e tutto l’est europeo vigono esami, test e report di abilità fisica che vanno a completare la valutazione finale scolastica. 

L’eliminazione dei Giochi della Gioventù (con un trend di praticanti saliti dai 252.000 del 1951 al 1.860.000 del 1974) ha portato alla diminuzione nel 2012 a soli 400.000 praticanti circa. 

Con questi presupposti è ragionevole pensare che ragazzi in fase evolutiva cui manchi un concreto sostegno morfologico possa nel tempo ripercuotersi sul sistema sanitario nazionale in termini di costi e costituisca un gravante fattore di crescita per la mancanza di linee guida sia sociali che culturali. 

Questo passaggio implica il coinvolgimento degli Enti statali che devono garantire la concreta possibilità di fare attività di base sul proprio territorio a partire dalla proposta di strutture dove praticarla, insegnanti studenti e famiglie ringrazieranno.

Vittorio Corsi