«Ne abbiamo sistemati altri, quindi abbiamo sistemato anche questo. Del resto, avevamo promesso un parco in ogni località e ci stiamo muovendo in tal senso. Ne mancano ancora un paio, ma contiamo di provvedere entro la fine del nostro mandato».

L’inciso è del sindaco Marco Togni, che così si è espresso, nei giorni scorsi, in occasione dell’inaugurazione della riqualificazione del parco giochi in località Fascia d’Oro. Parco che non è di proprietà del Comune, ma della parrocchia. Ciò nonostante, l’amministrazione comunale ha ritenuto giusto dare una mano, donando alla parrocchia un contributo di 15.000 euro, che sono stati utilizzati per rimettere a nuovo l’area e i giochi che la stessa contiene.

«Avevamo promesso un parco in ogni località», ha detto il sindaco. Il fatto è che, di località, Montichiari ne ha parecchie: dai Novagli a Bredazzane, passando per Sant’Antonio, Boschetti, Campagnoli, Santa Cristina, Vighizzolo e via dicendo in un elenco che pare quasi senza fine (basti ricordare che alcune frazioni sono poi suddivise in zone, come ad esempio Novagli, dove c’è Novagli Mattina, Novagli Sera, Novagli campagna e Trivellini. Idem per Campagnoli e Boschetti…).

La Fascia d’Oro, però, ha un fascino particolare, perché ha una lunga e gloriosa storia. Situata tra Castenedolo e Montichiari, deve buona parte della sua gloria al fatto che, nel 1909, ha ospitato circuiti automobilistici e aerei. Nel settembre del 1909, infatti, alla Fascia d’Oro si tenne il I° Circuito aereo di Brescia, tappa fondamentale nella nascita dell’aviazione italiana. Nel settembre del 1921, invece, la Fascia d’Oro fu sede del Gran Premio d’Italia automobili-aeroplani e si corse la settimana automobilistica di Brescia. Tant’è vero che, in un primo momento, la località venne scelta per costruirvi un autodromo permanente, poi spostato a Monza.

Nel primo dopoguerra la Fascia d’Oro ha ospitato anche una polveriera, che nel 1929 esplose, causando morti e feriti. Un altro scoppio, sempre con morti e feriti, seguì qualche anno dopo. Ma, pur senza dimenticare le tragedie e le persone che lì persero la vita, la Fascia d’Oro viene ricordata anche e soprattutto per i circuiti di auto e aerei, ma anche, dicono i buongustai, per l’omonima trattoria.

Bene ha fatto, allora, il sindaco Marco Togni a tirar fuori i 15.000 euro per sistemarne il parco.

Ovviamente all’inaugurazione c’era pure l’abate Cesare Cancarini, il quale ha auspicato che il nuovo spazio possa essere vissuto dalle famiglie e soprattutto dai bambini. MT Marchioni