Gli stranieri residenti a Rovato al 1° gennaio 2019 sono 3.957 e rappresentano il 20,5% della popolazione residente nel Comune. 

A dirlo sono i dati ufficiali dell’Istat e del Comune, secondo i quali la comunità straniera più numerosa è quella proveniente dal Kosovo con il 22,3% di tutti gli immigrati presenti sul territorio, seguita dall’Albania (10,7%), dal Pakistan (10,4%), dal Marocco (9,1%) e dalla Romania (8,8%). In questo quadro i maschi sono 2.193, mentre le femmine 1.764. Nel 2007 gli stranieri erano poco più di 2000.

L’andamento demografico della popolazione

Il Comune di Rovato è in costante crescita. La popolazione residente a Rovato al Censimento 2011, rilevata il giorno 9 ottobre 2011, è risultata composta da 17.562 individui, mentre alle Anagrafi comunali ne risultavano registrati 18.866. Si è, dunque, verificata una differenza negativa fra popolazione censita e popolazione anagrafica pari a 1.304 unità (-6,91%).  

Per eliminare la discontinuità che si è venuta a creare fra la serie storica della popolazione del decennio intercensuario 2001-2011 con i dati registrati in Anagrafe negli anni successivi, si è ricorso ad operazioni di ricostruzione intercensuaria della popolazione.

Al 31/12/2018, i rovatesi risultano essere ben 19.320 con una variazione percentuale del +0,50%, le famiglie sono ben 7.861 con una media di componenti per famiglia di 2,45 persone.

La struttura della

popolazione 

L’analisi della struttura per età di una popolazione considera tre fasce di età: giovani 0-14 anni, adulti 15-64 anni e anziani 65 anni ed oltre. In base alle diverse proporzioni fra tali fasce di età, la struttura di una popolazione viene definita di tipo progressiva, stazionaria o regressiva a seconda che la popolazione giovane sia maggiore, equivalente o minore di quella anziana.

Dai dati possiamo evincere a Rovato un trend stazionario con un testa a testa dei due estremi comunque in aumento. 

Con l’avvicinarsi delle elezioni comunali 2020 i dati presentati saranno certamente utili per valutare gli impatti sul sistema sociale, ad esempio sul sistema lavorativo o su quello sanitario e le politiche che l’Amministrazione Comunale dovrà sviluppare per il prossimo futuro.

Mauro Ferrari