Il coronavirus tra le innumerevoli problematiche causate, ha provocato anche uno slittamento di tutti gli appuntamenti alle urne che erano previsti, secondo l’iniziale calendario, durante la primavera.

Il governo così ha preso due decisioni per fronteggiare questa situazione. La prima è stata quella di accorpare tutti i voti in un election day, mentre la seconda è stata il ritorno dell’apertura dei seggi anche al lunedì.

In Italia si voterà quasi certamente domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020, dove saranno accorpate in una unica tornata le elezioni regionali, il primo turno delle amministrative, le elezioni suppletive e il referendum confermativo sul taglio dei parlamentari.

Palazzo Madama ha dato il suo via libera al decreto Elezioni dopo il disco verde della Camera. Una scelta dovuta dunque all’emergenza Coronavirus, che prima ha fatto slittare le varie consultazioni previste inizialmente per la primavera, poi ha reso necessario l’accorpamento per non recare ulteriori problematiche. 

Gli italiani saranno così chiamati a esprimersi sul confermare o meno l’approvazione della riforma del taglio dei parlamentari, dove è stata decisa una sforbiciata di 115 senatori e 230 deputati.

Si voterà poi per le elezioni regionali in sette Regioni mentre per le amministrative saranno oltre 1.000 i Comuni, Rovato compreso, chiamati a eleggere i nuovi sindaci, tra cui città come Venezia, Reggio Calabria, Arezzo, Trento e Bolzano 

Una scelta questa del doppio giorno dettata dalla necessità di evitare assembramenti ai seggi, con la possibilità di votare anche il lunedì mattina che dovrebbe diluire maggiormente l’afflusso alle urne.

Non è stato facile però trovare un accordo sulla data. l’ISS ha consigliato il governo di votare quando ancora c’è il caldo e di evitare l’autunno, quando potrebbe verificarsi una seconda ondata del coronavirus.

Molto battaglieri sono stati i governatori uscenti che hanno chiesto di votare a luglio, ipotesi subito bocciata, o in alternativa la prima domenica di settembre. Il centrodestra invece ha proposto l’ultima domenica di settembre per non dover fare campagna elettorale in agosto.

Il comitato referendario ha poi protestato per l’accor-pamento del referendum con le regionali e le amministrative, ma sarebbe stato assai complicato scandagliare il calendario delle elezioni anche per la questione scuole.

Alla fine salvo colpi di scena l’election day 2020 ci sarà il 20 e 21 settembre, per una sorta di compromesso tra le richieste dei governatori, quelle del centrodestra e le raccomandazioni dell’ISS.

I seggi nella giornata di domenica resteranno aperti dalle ore 07.00 alle ore 23.00, mentre nella giornata di lunedì dalle ore 07.00 fino alle ore 15.00.

Il nostro giornale è a disposizione di ogni canditato/lista per promuovere la propria campagna elettorale.

Paolomba