Il Comune di Rovato, in collaborazione con A.N.P.I. Rovato, ha commemorato l’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo con una cerimonia intensa e partecipata. Una ricorrenza particolarmente significativa seppur vissuta in tono lievemente minore a causa del lutto nazionale per la scomparsa di Papa Francesco, ricordato durante la giornata come “testimone del rispetto della dignità umana e del valore della pace”.
Nonostante i tentativi di alcuni gruppi di politicizzare la data, il 25 aprile rimane per la comunità rovatese, così come per l’intero Paese, la festa della vittoria della democrazia e della libertà contro la tirannide della dittatura e un’occasione per onorare la memoria di coloro che sacrificarono la propria vita per la liberazione dell’Europa. Un monito, oggi più che mai attuale, a non dare per scontati i principi di libertà e democrazia, costantemente minacciati da scenari di oppressione e conflitti in diverse parti del mondo.
Il significato profondo della giornata è stato sottolineato da mons. Mario Metelli durante la Santa Messa in suffragio dei caduti che ha visto la partecipazione, oltre che delle istituzioni, anche dei rappresentanti delle associazioni di volontariato rovatesi. Il prevosto ha posto l’accento sul valore inestimabile della libertà, frutto del sacrificio di migliaia di persone ottant’anni fa. «Un valore – ha affermato nell’omelia – che non è così scontato e va continuamente difeso, strettamente legato al valore della vita stessa; non può esserci vita se non c’è libertà e la libertà si esercita nel vivere bene la vita».
Al termine della funzione religiosa il corteo istituzionale ha raggiunto piazza Cavour, dove le autorità locali hanno deposto una corona d’alloro sotto la lapide commemorativa accompagnate dalle solenni note dell’Inno nazionale eseguito dal Civico Corpo Bandistico “Luigi Pezzana”. La cerimonia è proseguita presso il sacrario delle scuole elementari, con un’ulteriore deposizione di una corona d’alloro e la benedizione impartita da mons. Metelli in ricordo dei soldati caduti nei due conflitti mondiali. Un rispettoso saluto ha concluso il momento commemorativo.
Il vice sindaco Simone Agnelli, portavoce dell’Amministrazione comunale, ha ripercorso nel suo discorso le tappe fondamentali della nascita della democrazia italiana ottant’anni fa. «Una democrazia – ha evidenziato – che ha saputo superare le sfide interne ed esterne, rendendo l’Italia protagonista nel contesto europeo». Agnelli ha inoltre richiamato il senso di responsabilità civica, esortando i cittadini a partecipare attivamente alla vita democratica del Paese e ricordando la figura di Papa Francesco come esempio di rispetto per la dignità umana e di instancabile promotore della pace.
La celebrazione ha visto anche il coinvolgimento attivo degli alunni dell’Istituto Comprensivo Don Milani, che hanno offerto ai presenti un toccante contributo con una poesia e un canto dedicati al tema della libertà.
Il dott. Martino Troncatti, presidente delle Acli Lombardia, ha ripercorso le tappe storiche cruciali che hanno portato alla democrazia in Italia, dalla fine del conflitto mondiale al referendum istituzionale e al lavoro dell’Assemblea Costituente. «La Liberazione – ha dichiarato – ha rappresentato il vero momento di rinascita e ricostruzione del nostro Paese», ricordando con commozione i partigiani e tutti coloro che persero la vita durante la guerra.
Al termine di questa giornata di celebrazioni e memoria, rimane forte l’invito alla riflessione sui valori fondanti della Liberazione e l’imperativo di difenderli quotidianamente, affinché l’ombra della guerra e della tirannia non tornino mai ad oscurare l’orizzonte italiano ed europeo.
Emanuele Lopez