Tracciamo una panoramica del commercio rovatese. Ci sono commercianti che hanno dovuto chiudere i battenti a causa della Pandemia e/o a causa delle relative politiche di contenimento? 

È stato un anno decisamente complesso, ma tra i nostri associati non ci risultano fortunatamente chiusure causa Covid.

Sicuramente contrazione del lavoro.

Avete avuto modo di quantificare il danno complessivo che la realtà commerciale di Rovato ha subìto in questi mesi di chiusura? 

Se c’è una cosa che abbiamo potuto quantificare è quanta buona volontà ci sia nei negozianti de Le Vie di Rovato: in che modo tantissimi abbiano saputo reinventarsi, chi offrendo più servizi alla clientela, chi con le consegne a domicilio, sapendo cambiare il proprio punto di vista e andando incontro alle esigenze del momento pesantissimo.

E non possiamo che fare i complimenti a chi ha saputo reagire con positività rimboccandosi le maniche.

L’associazione Le Vie di Rovato come ha cercato di tamponare la forza d’urto della pandemia e della crisi economica che questa sta recando con sé?  

Dall’inizio della pandemia la nostra chat su whatsapp, che ad oggi raccoglie un’ottantina di persone, è stata l’occasione sia per sostenersi a vicenda sia per informare il più possibile i nostri associati dei vari Decreti e delle varie disposizioni, cercando di comprendere insieme il da farsi.

Tra Marzo e Maggio siamo sempre stati tutti in contatto e questo è stato molto utile, anche psicologicamente. Aver potuto riorganizzare lo Sbarazzo di Settembre è poi stata una vittoria, ed è stata un’edizione ad altissima partecipazione di associati e affluenza di clientela.

La nostra associazione nasce in primis per costituire una rete tra tutti i commercianti e in questa occasione è stata più che mai un virtuale luogo di aggregazione, per sentirsi meno soli.

Si puntava a livello nazionale sul Natale per risollevare le sorti di questo anno terribile, così non è stato, e ora? 

Forse mesi fa ci aspettavamo che per l’Autunno la pandemia sarebbe stato solo un brutto ricordo, ma abbiamo dovuto affrontarla ancora e fermarci ancora forzatamente. Ma molti nostri colleghi, nonostante tutto, hanno lavorato sopra le aspettative a Natale, non credo si possa generalizzare.

Capitolo ristori: a che punto siamo? 

Sentendo molti dei nostri associati, nessuno segnala particolari problmeatiche sugli aiuti economici che presto o tardi sono arrivati e hanno portato un po’ di respiro.

Guardiamo al futuro:

secondo Lei roseo, grigio oppure nero? 

Ora che il vaccino è in arrivo, il futuro non può che essere roseo.

Lavorativamente parlando, ci aspettano sicuramente mesi complicati e molti punti di domanda ma abbiamo dimostrato di non avere paura di impegnarci, con la nostra passione e la nostra professionalità.

Mauro Ferrari