Negli ultimi anni l’investi-mento nel sistema di video sorveglianza è stato massivo e ha permesso di prevenire reati o rintracciare rapidamente gli autori di atti vandalici. 

I sistemi di lettura targhe hanno evitato che diversi veicoli segnalati alle banche dati delle forze dell’ordine potessero girare indisturbati sul territorio.

Per mantenere l’efficienza dei sistemi informativi di gestione video, l’ammini-strazione comunale di Città di Rovato ha dedicato con determina una quota importante per la ristrutturazione del server, per l’adegua-mento del network e del router specifico e dedicato.

La presenza di telecamere di videosorveglianza urbana contribuisce ad aumentare la percezione di sicurezza da parte dei cittadini. 

Sono tre le funzioni della videosorveglianza urbana: prevenire il crimine fungendo da deterrente, consentire alle Forze dell’Ordine di intervenire in tempo reale e supportare, a reato commesso, le attività di investigazione da parte delle autorità competenti. 

Tre funzioni che ne rimarcano il valore quale strumento di pubblica sicurezza finalizzato alla cooperazione, al dialogo continuo con le Forze dell’Ordine e gli Organi della Magistratura penale.

In particolare, il ruolo di supporto alle indagini giudiziarie prevede l’acquisizione – da parte degli Organi di Polizia – delle immagini registrate dalle telecamere cittadine, al fine di portare prove video in sede di processo.

I sistemi di videosorveglianza oggi hanno la finalità di contenere i fenomeni criminali, sia attraverso il meccanismo della repressione – se avviene un reato in una zona ove sono presenti telecamere sarà più facile attraverso questo strumento individuarne i responsabili – sia attraverso quello che è il meccanismo della prevenzione situazionale, sotto la forma della deterrenza.

Esiste un antecedente scientifico di questa idea che è la teoria sociologica delle opportunità criminali, secondo cui il crimine può essere prevenuto laddove si riducano le opportunità a delinquere senza però che si realizzi quello che viene definito il displacement, cioè lo spostamento del fenomeno criminale o verso un’altra zona territoriale o verso un’altra zona criminale, ad esempio si riducono le rapine in banca ma aumentano quelle ai tabaccai. 

L’approccio della situational crime prevention propone la modifica degli elementi situazionali, laddove si dice che modificando la disponibilità degli obbiettivi o il livello della sorveglianza si ottiene un impatto significativo sulla riduzione delle opportunità criminali.

La tecnologia sta giocando quindi un ruolo sempre più importante nel settore della Sicurezza e della Vigilanza; interessante è vedere come l’applicazione delle moderne tecnologie stia portando le Amministrazioni oggi ad optare, nella lotta ad esempio contro i reati ambientali e l’abbandono dei rifiuti, per l’utilizzo dei Droni (come avviene ad esempio già nel Comune di Rezzato).

Mauro Ferrari