La storica baita degli Alpini di Rovato, adagiata tra i sentieri del Monte Orfano, è tornata a risplendere grazie a una serie di interventi di manutenzione e restyling che l’hanno restituita alla comunità in tutta la sua sobria bellezza. Nei giorni che hanno preceduto le festività pasquali, i volontari del gruppo Alpini si sono impegnati in opere di tinteggiatura, sistemazione degli arredi e pulizia generale, restituendo in bellezza e accoglienza uno dei luoghi più amati dai rovatesi e non solo.
Non tutti sanno che la baita, oggi punto di ritrovo e presidio di memoria, nacque nel 1975 grazie all’impegno degli Alpini nella manutenzione del Monumento ai Caduti e Dispersi e dell’area circostante. Da un semplice magazzino per attrezzi, gli Alpini riuscirono a ricavare una struttura funzionale e accogliente, pensata sia come luogo di ritrovo per soci e amici sia come base operativa per le attività di cura del territorio. Da allora, la presenza silenziosa e operosa del Gruppo ha garantito decoro, pulizia e vigilanza su uno dei versanti più frequentati e suggestivi del Monte franciacortino.
Come da tradizione, la baita si è preparata ad accogliere i numerosi visitatori attesi per la Pasquetta, giornata in cui questo angolo incantato di natura diventa meta prediletta per passeggiate e momenti conviviali. Quest’anno, tuttavia, l’incognita meteorologica ha gettato qualche ombra sull’affluenza, con previsioni poco rassicuranti che hanno fatto temere pioggia e cielo coperto. Nonostante ciò, lo spirito festoso e il desiderio di riconnettersi con la natura non sono venuti meno.
L’inaugurazione del nuovo volto della baita si è svolta alla presenza delle autorità cittadine: il Sindaco Tiziano Belotti, il Vicesindaco Simone Agnelli, gli Assessori Elena Belleri e Pieritalo Bosio e il Comandante della Polizia Locale, Silvia Contrini. La loro partecipazione ha testimoniato il riconoscimento ufficiale verso il lavoro svolto dagli Alpini e, più in generale, verso l’importanza dei luoghi simbolici che danno identità al territorio.
In occasione della riapertura, è stata rinnovata una raccomandazione essenziale: il rispetto dell’ambiente, l’invito a non abbandonare rifiuti e a preservare il decoro del luogo. Un appello al senso civico e alla responsabilità condivisa, poiché il Monte Orfano non è soltanto un paesaggio da contemplare, ma un patrimonio morale da custodire.
L’inciviltà – come ricordano gli Alpini – si contrasta con l’esempio, con la gentilezza e con piccoli gesti quotidiani di rispetto. Eppure, a pochi giorni di distanza, quel messaggio è stato disatteso: uno dei tavoli esterni è stato ritrovato rotto, vistosamente danneggiato.
Sono in corso accertamenti sull’accaduto, ma i filmati delle telecamere di sorveglianza, che monitorano costantemente questo angolo prezioso del Monte, avrebbero documentato per intero l’episodio. Non si tratterebbe, pare, di un atto vandalico deliberato, bensì di un danneggiamento accidentale. Ciò nonostante, i responsabili – almeno finora – non avrebbero manifestato alcun segno di ravvedimento né offerto spontaneamente un gesto riparatorio. L’auspicio è che prevalga il senso di responsabilità, nel rispetto dell’impegno degli Alpini che si prendono cura della baita e della comunità tutta che di quel luogo beneficia.
Mauro Ferrari