Un secolo di storia, dedizione e servizio alla comunità: il gruppo Alpini di Rovato festeggia quest’anno il suo centenario dalla fondazione con un ricco calendario di eventi che hanno preso il via a maggio e proseguiranno per tutto il mese di giugno. La cittadinanza rovatese si unisce agli auguri per questa importante ricorrenza che sottolinea un impegno costante e instancabile.

Le celebrazioni si sono aperte lo scorso 17 maggio con un suggestivo concerto del Coro Prealpi di Villa Pedergnano, tenutosi presso la chiesa parrocchiale Sacro Cuore di Gesù nella frazione Duomo. L’evento ha visto la partecipazione di autorità e membri della comunità.

L’introduzione al concerto è stata affidata a Beppe Lamberti, consigliere di zona, che ha portato i saluti del presidente della sezione di Brescia, Enzo Rizzi, e del direttivo provinciale ANA. Gianpietro Corsini, capogruppo della sezione rovatese, ha voluto rimarcare l’importanza del centenario e ha dedicato un commosso ricordo a Valter Cornali, storico capogruppo per un ventennio, “andato avanti” nel maggio del 2021. Carlo Zerbini, presidente del Coro Prealpi, ha espresso gratitudine al gruppo di Rovato per l’invito e l’opportunità di aprire le celebrazioni.

Presenti per l’Amministrazione comunale il vicesindaco Simone Agnelli e l’assessore Elena Belleri. Agnelli ha portato i saluti del sindaco Tiziano Belotti e ha espresso parole di profonda gratitudine verso la sezione locale: «Per i numerosi servizi svolti e per la totale disponibilità sempre mostrata a favore della cittadinanza e dell’Amministrazione comunale; siete stati davvero testimoni per 100 anni di fratellanza ed aiuto alla collettività». L’assessore Belleri ha voluto evidenziare il ruolo cruciale degli Alpini durante l’epidemia di Covid: «Siete sempre stati presenti nei centri vaccinali e a disposizione della popolazione; siete sempre stati una risorsa preziosa e incredibile su cui contare in ogni occasione».

I festeggiamenti proseguiranno nelle prossime settimane con ulteriori iniziative volte a celebrare un secolo di “valore e servizio al prossimo”, a testimonianza di un legame indissolubile tra gli Alpini e la comunità rovatese.

La storia del gruppo rovatese

Il gruppo Alpini di Rovato nasce ufficialmente nel 1925; purtroppo tutta la documentazione dei primi trent’anni fino alla metà degli anni ‘50 è andata dispersa. Da dirette testimonianze si viene a sapere che fondatore primo capogruppo è stato Giacomo Cecca, Cavaliere di Vittorio Veneto, Croce di Ferro al Valor Militare, gestore proprietario del bar pasticceria Croce Bianca, scomparso nel 1973. Assieme a cecca collaborarono sicuramente fin dall’inizio Guglielmo Salogni e Santo Maranesi. Da una serie di preziose annotazioni scritte da Maranesi a margine del libro “L’opera degli Alpini” pubblicato negli anni ‘30 e lasciato al gruppo, si possono ricavare i nominativi di alcuni altri alpini rovatesi, reduci della grande guerra 1915-1918, che combatterono in particolare sul monte Pasubio, sull’Ortigara e sull’Adamello. Questi e altri reduci furono tra i probabili soci iniziali del gruppo.

All’inizio le riunioni dei soci furono tenute nello storico Bar Croce Bianca, di proprietà dello stesso Cecca, successivamente, dagli anni ’60 in avanti, la sede si spostò presso la Trattoria Del Gallo, poi alla Trattoria “4 Rose” ed infine nella “Trattoria Miramonte”. Nel 1992 il Gruppo si trasferisce nel torrione delle mura venete, ristrutturato dagli stessi Alpini, in piazza Montebello. Infine, nel novembre 2006, l’approdo definitivo nella nuova sede di Via Martinengo avuta in comodato d’uso per 40 anni dalla fondazione Don Carlo Gnocchi, previa ristrutturazione della “casotta” di rimessaggio eseguita quasi completamente dai soci stessi. ll 1° giugno 2008, data nella quale si è svolta l’adunata sezionale a Rovato con la scoperta del nuovo Monumento in Piazza Garibaldi dedicato all’Ass. Naz. Alpini, viene inaugurata ufficialmente anche l’attuale sede del Gruppo che viene intitolato a Don Carlo Gnocchi.

Attualmente il gruppo conta 200 soci e 75 simpatizzanti.

Dal 1975 il Gruppo dispone anche di una “Baita” sul Monte Orfano, da decenni infatti gli Alpini si sono impegnati nella manutenzione e pulizia del monumento ai Caduti e Dispersi e della zona circostante. La baita, rimodernata partendo da un magazzino attrezzi preesistente, ha destinazione di ritrovo per Alpini ed amici e di magazzino attrezzi per la manutenzione. ll monumento a tutti i Caduti e Dispersi sul Monte Orfano è nato nel dopoguerra da una iniziativa di alcuni reduci tornati a casa dalla campagna di Russia che, con il ricordo nei loro cuori dei compagni morti e dispersi, cominciarono a costruire la struttura sulla sommità del Monte Orfano, da dove è visibile da tutta la Franciacorta. Il Monumento è stato terminato ed inaugurato nell’anno 1974 dopo la posa di opere in ferro battuto del maestro d’arte rovatese Aldo Caratti e di Bruno Piardi. In un pilastro è inserita una piccola teca, contenente terra di Nikolajewka con lo scopo di ricordare tutti i caduti della campagna di Russia ed in particolare i 90 giovani di Rovato che hanno perso la vita in terra di Russia.

Il concerto del Coro Prealpi

Diretta da Paolo Tosoni l’esibizione “a cappella” del Coro Prealpi è stata eccellente ed emozionante per i molti presenti. Il repertorio proposto ha visto l’esecuzione di brani classici e storici della tradizione alpina e della montagna: “Ave Maria”, “Il Golico”, “La montanara”, “Geordie”, “Nincolajewka”, “Signore delle Cime” ed altri, preceduti da una breve introduzione per contestualizzarli nel momento storico della loro composizione originale. Ogni brano celebra un momento particolare riconducibile ad eventi bellici vissuti dagli alpini, alle testimonianze, ai ricordi ed ai sentimenti dei soldati, riuscendo a trasportare emotivamente il pubblico, anche solo per poco, alle situazioni allora vissute. 

Tosoni ha voluto ricordare che, anche per il Coro, quest’anno ricorrono i 55 anni dalla fondazione e ha fatto un appello ai cittadini presenti: «Coloro che amassero cantare e volessero unirsi al gruppo, saranno ben accetti; non è necessario essere per forza Alpini».

La celebrazione del centenario proseguirà per tutto il mese di giugno con interessantissimi eventi come da programma e si concluderanno con la grande sfilata di domenica 22 giugno, l’alza bandiera, la Santa Messa ed il pranzo sociale. La popolazione è invitata a partecipare a questa gioiosa ricorrenza.

Emanuele Lopez