La pandemia da Covid-19 ha cambiato drasticamente le nostre vite e il modo in cui percepiamo la realtà che ci circonda. Siamo stati costretti ad affrontare una situazione mai vista prima, dove l’incertezza e la paura hanno dominato le nostre giornate. Ma cosa è successo nel mezzo di questo caos?

In questo biennio 2020-22 abbiamo assistito ad un conflitto che ha diviso la società in due fazioni: i sostenitori del vaccino e i contrari. La narrazione dominante, portata avanti dai media e dal governo di turno, ha cercato di farci credere che l’unica soluzione per uscire dalla pandemia fosse vaccinarsi, e chiunque proponesse cure alternative è stato ostracizzato e messo in cattiva luce. Questo ha creato una divisione tra le persone, spingendole ad accusarsi reciprocamente di essere responsabili della diffusione del virus.

Nel frattempo, ci sono state testimonianze di persone che hanno avuto reazioni avverse al vaccino, alcune delle quali con danni permanenti alla salute. Ma questa realtà è stata spesso nascosta e minimizzata, lasciando le persone danneggiate abbandonate dalle istituzioni politiche, sanitarie e mediatiche.

Tuttavia, c’è una luce in fondo al tunnel. Il documentario “Invisibili”, una produzione Playmastermovie con la regia di Paolo Cassina. vuole fare conoscere e fare discutere su ciò che è mancato, nella testimonianza di chi nella sua scelta personale è stato più sfortunato e poi dimenticato. Il film si prefigge proprio di riunire in un dibattito aperto e sincero tutti coloro che vogliono sapere, portando alla luce testimonianze di persone danneggiate e situazioni che spesso vengono nascoste. Questo dovrebbe essere il comune denominatore che andrebbe a vantaggio di tutti: riunirsi, ritrovarsi, ridiscutere, confrontarsi.

Nessuno dovrebbe essere isolato, costretto, emarginato, privato dei diritti fondamentali o essergli augurato il peggio per una scelta che sia da una parte che dall’altra è senza dubbio stata ben ponderata. Ognuno ha la sua storia a cui va meritato rispetto nella sua scelta, qualunque essa sia.

In conclusione, dobbiamo tenere memoria di tutto ciò che è successo, delle azioni messe in campo e delle loro conseguenze. Siamo tutti coinvolti in questa situazione e dobbiamo fare in modo di essere uniti invece che divisi, di ascoltare le diverse prospettive e di trovare soluzioni che siano a vantaggio di tutti.

Vi aspettiamo sabato 13 maggio alle ore 20.30 presso il Centro Culturale Aldo Moro di Orzinuovi.

Alessandra Garda e Gatti Piersanto