A proposito di cambiamento credo che il 2020 farà da copia conforme per tutte le future situazioni in cui sarà necessario interpretare un dato momento, al fine di procedere con scelte di trasformazione. Per quanto mi riguarda è stato un tempo bizzarro, inaspettato e sperimentale. Pane per i miei denti.

In un senso molto più ampio, mi sono sentito simile a quei giovani spiriti che non sanno dove andare. Ne conosco diversi in effetti. Sono un po’ ovunque e non mancano (per fortuna) nemmeno a Orzinuovi. Per fortuna, dico, perché è la gente un po’ irrequieta a muoversi per prima, a smuovere le acque e quindi a svelare quali sono i temi a cui prestare davvero attenzione: la loro sensibilità è un punto di vista per leggere il presente.

“In pratica siamo finiti nel posto che non c’è, ma di cui troviamo tracce nei pensieri della gente. Si scorge nel brusio dei ragazzi che non sanno dove andare. Ci sono pensieri sgranati negli articoli che parlano del nostro paese. Spunti nei discorsi delle figure istituzionali che cercano di decifrare le necessità, pur dovendo fare i conti con limiti oggettivi.”

Così scrivevo a Maggio, indirizzando le parole a un potenziale sponsor che ritenevo potesse aiutarmi nell’idea di realizzare uno Skatepark qui da Noi. Skateboarding, yes!

L’attività si svolge su quattro rotelle, stando in equilibrio un po’ precario sopra una tavola di legno, nel malsano intento di raggiungere una certa velocità, per poi superare qualche ostacolo, volteggiare con stile… e magari precipitare come un sacco di concime a terra. In questa disciplina c’è tutto: attitudine, senso estetico, coraggio, condivisione e amara esperienza: per imparare ti procuri un sacco di segni irrimediabilmente incisi sulla pelle. Niente di strano dunque che sia proprio nello skate che i nostri “gnari” siano finiti per immedesimarsi, riconoscendo nella metafora un modello di interpretazione per sopravvivere ai tempi moderni.

Quando ho realizzato che uno Skatepark, luogo eletto per avvicinarsi allo sport da cui deriva il nome, poteva essere l’ottima medicina contro i sintomi un po’ depressi di questo nostro piccolo grande paese; dopo aver parlato con i ragazzi (per primi) di Orzi, vagabondi locali in cerca di spot per darci dentro armati di tavole; dopo aver portato il mio amico Daniel Norfolk allo Wave Skatepark di Palazzolo: esempio tra i più ammirabili del suo genere nel panorama italiano, dove Sebastiano Rossi fa da mentore e coordinatore ad un gruppo di 15 volontari, che si dedicano con gioia e passione in favore di chi fruisce della loro incredibile struttura; aver nel frattempo letteralmente rastrellato tra le mie conoscenze di lavoro (vestiti sì, ma a volte per skaters :), e scoprire che uno dei miei nuovi amici (Gio Grazzani da Lodi: no, non è un Santo) aveva tutte le carte in regola al fine di realizzare un progetto, con la sua ditta che sta conquistando e adducendo nuovi territori al magico Regno dello Skateboard in tutta Italia; devo aggiungere a tutto ciò – siate pazienti! – che sono stati importanti i contributi di Valentina Papa (mitica profe di Educazione Fisica delle Scuole Medie di Orzi: lei per prima ha compreso il significato dello Skate e lotta per inserirlo tra le attività curricolari) e dell’architetto “poeta” (per me) Paolo Rubagotti, che con la sua indole un po’ strafottente ma amichevole non ha mai mancato di incoraggiarmi.

Ecco, alla fine di queste fasi, e di altre ancora che qui non ci stanno 😉

Ho conferito finalmente con il Nostro Sindaco, Gianpietro Maffoni (Senatore, sia detto), che – proprio mentre scrivo questo instabile articolo – mi ha regalato una dichiarazione talmente fresca e succulenta da farmi pensare a mozzarelle campane appena incartate. 

Ecco le Sue parole: “Sono contento di vedere e poter valutare una proposta destinata ai nostri concittadini più giovani. 

L’idea di uno skatepark mi pare valida e realizzabile. Va contestualizzata, certamente. Abbiamo un piano ben definito, come amministrazione, nel quadro di uno sviluppo moderno di Orzinuovi. Farò dunque il possibile perché uno spazio di questo tipo, che sia pensato per ospitare l’attività dello skateboarding, e altre iniziative ad esso collaterali, possa realizzarsi qui nel nostro Comune. Sono attento a queste proposte: abbiamo aree da riqualificare. L’occasione è piuttosto propizia”.

Grazie mille Major! Chiudo invitando tutti quelli che hanno dimostrato di sostenerci a non fermarsi. I messaggi che ho ricevuto attraverso i miei profili personali, facebook e instagram, li ho apprezzati tutti. Tante voci. Chi semplicemente si complimenta per la proposta, chi propone idee per implementarla, qualcuno mi prende in giro. Va bene tutto: come sempre voglio bene a tutti. perché ci sono e si fanno sentire!

Vittorio Forbice