Il cuore è il “motore” del nostro organismo: esso permette al sangue di fluire all’interno del corpo; garantisce l’approvvigionamento, anche nelle periferie, di tutti i nutrienti necessari; la sua incessante attività è il segno di una vita che continua.

A volte, anche le “macchine” più efficienti hanno bisogno di manutenzione o di alcune attenzioni. Cosa, dunque, attendersi da una visita cardiologica e perché è così importante sottoporvisi ad intervalli periodici? Ne abbiamo parlato con il dott. Nicolò Dasseni, medico specialista in Cardiologica in forza al poliambulatorio Alma Medical Center.

Dottore, partiamo da un quesito che già ci siamo posti: cosa aspettarsi se si decide di “farsi vedere” da un cardiologo?

È una domanda semplice solo all’apparenza. Infatti, i dati che emergono da una visita cardiologica dipendono solo in parte dall’azione del medico: molto, infatti, è legato al percorso che il paziente ha intrapreso nelle ore, giorni, mesi ed anni precedenti, che un buon professionista deve saper indagare con attenzione e meticolosità, ricostruendo, insieme al malato stesso, tutte le tappe di questo lungo processo.

Ricostruire significa, prima di tutto, avere un quadro complessivo: a suo avviso, qual è la chiave per il miglior approccio ai propri pazienti?

Senza dubbio la multidisciplinarietà. Non è una novità di mia invenzione, anzi, trattasi di una soluzione, quella appunto della visione “olistica”, che esiste dagli albori della storia della medicina. Spesso, infatti, può accadere che il cuore sia vittima di un “malfunzionamento” di un organo, sistema o apparato completamente diverso.

Un caso interessante, che, appunto, si “riflette” su una molteplicità di organi o apparati, è quello dell’aterosclerosi. Di cosa si tratta?

In sintesi, essa è definibile come un processo fisiopatologico che porta a restringere sempre di più il diametro dei vasi arteriosi determinando una riduzione del flusso di sangue a valle del restringimento. Ovviamente, nessun organo o tessuto funziona bene senza adeguata quantità di ossigeno e nutrimento veicolato dal sangue ed è così che inizia a manifestare sofferenza, sino ad arrivare anche a delle conseguenze gravi, la cui soluzione richiede un trattamento terapeutico acuto.

Cosa c’è, dunque, alla base dell’insorgenza di un simile fenomeno?

La realtà è molto complessa ed ancora oggetto di intenso studio sebbene un po’ di certezze ci sono e sono da ricercare proprio nella storia del paziente che dicevamo all’inizio. Le arterie del paziente che abbiamo di fronte sono lo specchio del suo bagaglio genetico: ecco perché per noi è così importante concentrarci sull’evoluzione nel tempo dello stato di salute del paziente e delle persone a lui vicine, delle sue abitudini e della presenza di eventuali malattie. Ciò ci permetterà di individuare la categoria di rischio, predisporre accertamenti mirati e soprattutto riportandolo sulla strada giusta offrendo consigli personalizzati per affrontare al meglio una modifica dello stile di vita e se necessario intervenendo con opportuni trattamenti farmacologici.

Ergo, con questi piccoli accorgimenti il paziente non starà assumendo una medicina o facendo scelte giuste contro voglia ma si prenderà cura di sé consapevolmente facendo parte egli stesso della cura.

Il dott. Dasseni visita presso il poliambulatorio Alma Medical presso il RoccaCenter di Roccafranca in via Milano, n.7.

Tel. 030-5580034

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Leonardo Binda