Gentilissimo Sindaco,  

Abbiamo da poco iniziato il “giro di boa” del 2021, un anno certamente particolare come quello che l’ha preceduto. 

Nonostante le difficoltà, la situazione sanitaria nel suo Comune come può essere definita? 

Riuscirebbe a darci qualche dato su contagi, guariti e altri parametri? 

Il nostro Comune ha subito in modo significativo l’arrivo del contagio, specie rapportato al numero dei suoi abitanti. 

Durante la prima ondata abbiamo pianto ben sei vittime, la più giovane di soli 55 anni e la più anziana sulla novantina. Sono stati davvero dei mesi terribili, in cui si sentiva chiaramente la paura di quanto stava accadendo anche perché l’esiguità dei tamponi e dunque la difficoltà nel provvedere al tracciamento non ci permettono di fornire un quadro certo e preciso. Può essere che i contagiati siano stati anche più di quegli ottanta che abbiamo registrato dall’inizio della Pandemia sino ad ora

Altro grande problema di questi ultimi decenni è certamente il lento ed inesorabile calo demografico. La popolazione invecchia sempre più ed il numero di nuovi nati resta sempre irrisorio. 

Come sta andando nel suo Comune?

Villachiara è particolarmente interessata da questa problematica, causata sostanzialmente dall’esiguo numero di nascite e da una massiccia emigrazione, specie di stranieri, che hanno deciso di spostarsi verso il Nord Europa ed in particolare in Germania e Regno Unito. 

Mentre alla fine del 2014 gli abitanti del nostro Comune erano 1461 ad oggi sono 1362: un saldo in negativo di particolare significato, pari ad una diminuzione del 7% della popolazione. 

È evidente poi come le conseguenze della Pandemia si siano fatte sentire: mentre nel 2019 abbiamo registrato dodici decessi e tredici nascite, nel 2020 i morti sono stati diciannove e i nati undici. 

Tassello certamente fondamentale nella vita di ogni comunità è il proprio tessuto produttivo e commerciale. 

Le conseguenze della pandemia hanno saputo mettere a dura prova l’im-prenditoria del nostro territorio ma sostegni e ripresa dei consumi sembrano aver sortito degli effetti positivi. Com’è la situazione nella vostra comunità?

Villachiara non vanta certamente un tessuto produttivo fittissimo ma è interessante il dato che non vede alcuna chiusura negli ultimi tempi; tutte le attività che c’erano sono rimaste. Abbiamo circa una quarantina di piccole-medie imprese tra le quali moltissime ditte individuali, una ventina di aziende agricole alle quali se ne sommano altre tre di grandi dimensioni. 

Come Amministrazione, in linea con quanto ci è stato chiesto di fare a supporto del tessuto produttivo, abbiamo provveduto a sgravare della TARI con sconti variabili le varie attività economiche e abbiamo messo a disposizione un bando dedicato a quelle PMI che avevano chiuso e che, presentate le opportune domande, hanno soddisfatto i requisiti richiesti. 

Guardando con speranza e fiducia al futuro quali sono i progetti che lei e la sua Amministrazione vorrete mettere in campo? Avete in programma degli interventi infrastrutturali, di edilizia pubblica o simili? 

Come prima cosa abbiamo realizzato in questi ultimi tempi un parco giochi inclusivo finanziato grazie alla partecipazione ad un bando di Regione Lombardia. 

Buona parte dei fondi che ci sono giunti grazie ai contributi statali e regionali sono stati investiti in un robusto piano di asfaltature, che ha visto anche il Comune partecipe con uno stanziamento aggiuntivo di ben 50.000 euro, per un totale di 150.000 su tutto il territorio. 

Ora abbiamo in programma di provvedere alla sistemazione della scuola elementare, migliorando l’efficienza energetica mediante l’installazione di nuovi sistemi di raffreddamento e riscaldamento anche all’interno del municipio e della biblioteca civica. Lodevole e certamente degno di menzione è poi il progetto turistico “Sulle orme dei Martinengo”, ideato e realizzato dal Prof. Roberto Consolandi e dagli alunni dell’Istituto d’Istru-zione Superiore Vincenzo Dandolo grazie a contributi erogati da Fondazione Cogeme. 

Infine, una domanda a noi molto cara. Informare i cittadini è essenziale per fare buona amministrazione. 

Quali sono gli strumenti che più utilizzate per comunicare con loro e pensate che sia opportuno sperimentarne di nuovi?

Abbiamo voluto mantenere la buona pratica della pubblicazione di un “notiziario comunale” cartaceo messo a disposizione dei cittadini, nel quale vengono raccolte nel dettaglio tutte le iniziative intraprese. 

Al contempo continuiamo a mantenere aggiornato il sito del Comune e abbiamo in cantiere altre soluzioni per il futuro.

Leonardo Binda