Per dirla alla Camilleri, che c’azzecca il Commissario Montalbano con il Commissario Martini?

E’stata la grande passione che nutro per il personaggio inventato da Andrea Camilleri che mi ha spinto a farli incontrare in terra ligure. 

Mi spiega il perché dell’ambientazione nel Principato di Seborga?     Seborga si trova vicinissimo ad Imperia ove passo solitamente le vacanze; mi portò un giorno mia moglie e ne rimasi folgorato.

Dopo di che a me piace farcire la trama con dei personaggi locali, orceani. Mi piace “fes” dare dei nomi veritieri ai miei personaggi, non a caso Martini va a pranzare sovente da Adolfo e proprio lui è il proprietario della Bottega dell’Oste, un grande amico.

Poi del resto come faceva il grande Camilleri, che permetteva a Montalbano di mangiare piatti a lui proibiti per la sua salute, io stesso faccio mangiare fagioli e cotiche a Martini.

Quindi per quanto uno possegga una fervida fantasia, il ritorno al presente è d’obbligo.

Vedo che oltre a Montalbano, lei ha inserito come personaggio pure la Livia Burlando, la fidanzata storica di Salvo.

Certamente!

Come direbbe Fazio, ho voluto aggiungere il carrico da undici. Scherzi a parte, quando mi accingo a imbastire le trame di un mio romanzo, cerco sempre di imprimere delle tracce guida che mi permettano di divertirmi nello svolgimento del romanzo e il valore aggiunto era quello di inserire a fianco di Salvo Montalbano, pure la sua storica fidanzata di Boccadasse.

Posso chiederle quanto impiega a scrivere uno dei suoi romanzi? 

Nel  retrobottega del-l’autore c’è sempre lo studio di quanto un lettore impiega a leggere un libro e, a parte qualche eccezione, il lettore medio legge sotto l’ombrellone nei mesi di forte calura. 

Allora bisogna pensare anche al numero di pagine che non deve formare un mattone. Io normalmente per un format di 170 pagine impiego un’ora al giorno per un periodo di un anno. 

Quindi si impiega un’infinità di tempo?

Assolutamente no, io mi riferisco a quanto impiega Gianfranco Galli, di solito uno scrittore di professione impiega molto meno. Io nella vita faccio tutt’altro, quindi scrivere diventa un divertimento unico. 

Quali sono le più grandi difficoltà che incontra nel raccontare le investigazioni dell’oramai noto Commissario Martini?  

Questa è una domanda veramente intelligente. Nella stesura del romanzo, visto che il mio primo lettore rimane don Luciano, devo stare attento a misurare le parole che vanno a descrivere le fantasie erotiche del Commissario. 

Chi si è già approcciato alla lettura di Martini, sa che egli è fortemente attratto dalle sinuosità del corpo femminile, quindi sta lì la vera difficoltà! Mai risultare volgare, ma nello stesso tempo descrivere in modo certosino le avventure del focoso Commissario.

Quando porrà la parola fine alla scrittura di romanzi dedicati a Martini? Finchè Liberedizioni pubblicherà le mie opere continuerò di sicuro, mi piace troppo questo ruolo, ora il sesto episodio è in cantina, sto scrivendo il prossimo e vi assicuro che il mio più bel giallo è ancora da scrivere!

Antonella Maura Matteucci