Egregio Direttore

Un gruppo di cittadini oceani con il supporto della ProgEco Ambiente e Natura del biologo Samuele Venturini della Lav di Brescia, dell Enpa, dell’Oipa e della Guardia Nazionale Ambientale ha presentando al Comune di Orzinuovi un progetto di sterilizzazione dei castorini che hanno colonizzato una zona urbana in via Pirandello, in realtà trattasi di area verde lasciata incolta e abbandonata da anni da parte delle Amministrazioni. Il Comune ha avviato l’abbattimento. In data 11 Febbraio è avvenuto l’incontro tra i proponenti e il consigliere regionale nonché assessore comunale Federica Epis, il Sindaco on. Gianpietro Maffoni e il vicesindaco Laura Magli. Orbene una precisazione è d’obbligo visto il recente quadro normativo come modificato dalla Legge Regionale del 16 febbraio 2022 n. 1 che riporta all’art.3 tra le Metodologie di eradicazione tra le quali alla lettera C)è prevista la sterilizzazione controllata e alla lettera e) metodi e strumenti scientifici, messi a disposizione dalla comunità scientifica; ed ancora al comma 2 si dispone che “L’eventuale applicazione di metodi di sterilizzazione può essere attuata al di fuori del Programma regionale di cui all’articolo 2, comma 3, nell’ambito di un attento sche­ma sperimentale che identifichi un’idonea area di studio e si basi su uno schema di attività e un disegno di campio­namento che permettano un’analisi statistica dei risultati conseguiti. Tale progetto è stato ampiamente rappresentato in sede di incontro con le Istituzioni prevedendo relazioni periodiche sul contenimento e sul monitoraggio dello stato di salute dei castorini che sarebbero stati sottoposti a sterilizzazione, marchiatura auricolare, microchippatura e prelievo ematico; il tutto a spese dei volontari proponenti e grazie alla disponibilità di un veterinario in loco. Tutto questo nonostante la Legge Regionale citata preveda all’art. 6 lo stanziamento di 500.000 € per tutti i metodi di eradicazione ricomprendendone quello di buon senso e di civiltà della sterilizzazione.

Circa una settimana dopo l’incontro l’Amministrazione Comunale dietro invito di centinaia di persone che hanno espresso il loro dissenso per la barbara pratica dell’abbattimento ha deciso di togliere le gabbie senza alcun comunicato Ufficiale e tantomeno senza indicare termini e motivazioni. Sempre nella stessa maldestra maniera gli amministratori il 10 Marzo rimettevano le gabbie senza dare né risposte né spiegazioni ufficiali. Tali azioni si commentano da sole nelle modalità e nella totale mancanza di rispetto della collettività e delle persone che hanno presentato un nobile progetto di convivenza con la fauna selvatica senza tralasciarne la necessità di controllo e contenimento. Su alcune testate inoltre la Dott.ssa Epis parla di animalisti inferociti, la realtà è che in Comune è andata una delegazione composta da persone di buon senso e non da animalisti oltranzisti, che si è trovata di fronte Istituzioni totalmente ignoranti dell’etologia dei castorini e delle Leggi che sono il cardine da cui partire per qualsiasi azione di contenimento della fauna selvatica: la legge-quadro nazionale sulla caccia (L. 157/1992) che prevede esplicitamente anche per la nutria l’utilizzo prioritario di metodi ecologici (non cruenti) all’art. 2 comma 2 come modificato dal cosiddetto “Collegato ambientale alla legge di stabilità” e la legge regionale menzionata che prevalgono su qualsiasi piano attuativo provinciale e/o regionale, annaspando peraltro in un rimbalzo di competenze a dir poco ridicolo e sbugiardato dalla stessa  Polizia Ittico Venatoria alla quale gli esponenti del Comune avevano rimandato la competenza e la responsabilità del trappolaggio, mero appannaggio del Comune se non nella fornitura di gabbie e sacchi di smaltimento, competenza della Provincia.

La sterilizzazione è la soluzione a medio lungo termine che consente di portare ad invecchiamento  una popolazione contenendola,  considerando oltretutto che un castorino vive mediamente 3 anni, lo sanno bene i comuni illuminati che la stanno praticando: Buccinasco, Trieste, Sesto S Giovanni, Garlate, Sassuolo,Pandino.  Alcuni chiarimenti  sono d’ obbligo: i castorini non costituiscono vettore primario di leptospirosi od un pericolo igienico sanitario. I danni legati all’escavazione di tane riguardano principalmente sponde di canali artificiali la cui concezione , generalmente alvei ad un solo stadio,  impostati in sedimenti intrinsecamente instabili, e la cui gestione (sfalci della vegetazione, passaggi ripetuti sulle sponde di mezzi agricoli o altri macchinari molto pesanti, cicli di riempimento e svuotamento, totale mancanza di fusti con radici che rafforzano gli argini ecc..) sono già tuttavia di per sé causa di crolli localizzati e/o diffusi. È dunque impossibile scorporare per gli Enti di gestione dei corsi d’acqua il costo del danno causato dalle tane da quello complessivo, dato dalla somma pesata di tutti gli altri fattori. L’uccisione dell’animale non comporta la risoluzione del problema, anzi lo spazio lasciato libero sarebbe occupato da altri nel giro di poco tempo data la maggiore disponibilità  di cibo, oltre ad innescare meccanismo ormonali che ne incrementano la diffusione.Orzinuovi con le sue Istituzioni vergognosamente senza spiegazione alcuna sceglie la via dell’ignoranza e del grilletto facile: non resta che attendere un’Amministrazione più avveduta e preparata e che non deluda le aspettative dei propri elettori.

Silvia Corbani e Michele Serini