Si è nel complesso risolto il caos vaccini antinfluenzali che ad inizio novembre si era riversato anche su Orzinuovi come in altri paesi della provincia di Brescia e addirittura di tutta Italia, con un vuoto nella fornitura iniziale.

“I dati sui numeri dei vaccinati a fine novembre sono confortanti – commenta il dottor Severluigi Bassini, consigliere comunale di maggioranza.

A venerdì 27 novembre (data in cui il nostro giornale è andato in stampa) il 63% della popolazione over 65 orceana era stato vaccinato. Per completare il quadro mancano ancora i dati di dicembre per i quali si era peraltro in attesa della consegna delle dosi.

A presentarsi alla palestra di via Lonato, luogo messo a disposizione dal Comune di Orzinuovi per consentire il rispetto delle misure di distanziamento, sono stati circa 900 anziani nella prima settimana di vaccinazioni. “Un dato parziale confortante – commenta il dottor Severluigi Bassini, consigliere comunale.

“Pensiamo solo che lo scorso anno al termine di tutti i vaccini, abbiamo registrato a Orzinuovi una percentuale del 50% di vaccinati sul totale degli aventi diritto.

Certo, i disguidi ci sono stati. Gli approvvigionamenti non sono stati sempre puntuali, ma l’organiz-zazione direi che nel complesso ha funzionato e l’adesione della popolazione ha confermato come quest’anno la necessità fosse particolarmente sentita. Il dato è un successo perché più l’adesione è alta più ci si avvicina alla soglia dell’immunità di gregge.

Gli orceani, che ringrazio, si sono comportati con incredibile senso di correttezza e disponibilità nel rispettare le procedure richieste. A nome di tutti i medici di base – continua Bassini – voglio esprimere un ringraziamento particolare per il supporto la Protezione civile, la Croce verde, l’as-sessore Mirko Colossi che ha messo a disposizione e curato l’allestimento della palestra e il Comune di Orzinuovi.

Grazie alla loro collaborazione siamo stati in grado di offrire un servizio soddisfacente per la citta-dinanza”. 

Alla data del 27 novembre si erano svolti i due terzi degli appuntamenti totali in calendario. 

La campagna per i 6 medici di base che avevano aderito si è poi conclusa il 3 dicembre.

Nel frattempo nel mese di novembre i medici di famiglia avevano già provveduto a somministrare il vaccino a domicilio a un consistente numero di pazienti fragili, circa 600 in totale tra i quali i diabetici, gli immunodepressi e i pazienti oncologici. Ora mancano le categorie di lavoratori a rischio e la popolazione compresa nella fascia tra i 60 e i 65 anni. Per quelle una data certa per il vaccino non è ancora stata stabilita.

Negli ultimi tre anni, come riferisce l’Ats di Brescia, il picco dell’influenza stagionale si è verificato tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio.

Pertanto la popolazione potrà beneficiare degli effetti di copertura del vaccino nel periodo di maggior diffusione dell’influenza.

“La vaccinazione antinfluenzale – continua Ats Brescia – quest’anno assume un particolare significato sia per rendere più agevole la diagnosi differenziale rispetto alla sintomatologia Covid-19, sia per la probabilità di sviluppare un quadro patologico influenzale che si potrebbe associare alla potenziale malattia da Covid-19 amplificando la gravità clinica”.

sp