Venerdì 1 aprile la mia classe, V C LSP, è stata partecipe, o meglio protagonista, di un’esperienza tanto affascinante quanto irripetibile: indagine sulla scena di un crimine. È un progetto che è stato proposto dalla nostra insegnante di Scienze Naturali (prof.ssa Panariello Giuseppina)alla mia classe e a tutte quelle del Liceo Scientifico, in collaborazione con l’Università degli Studi di Brescia, dipartimento di biotecnologie ,nell’ambito del progetto ministeriale lauree scientifiche. L’ateneo ci ha generosamente fornito la “valigia del ricercatore”, contenente il materiale necessario per vivere questa esperienza (reagenti, apparati, materiale didattico ecc.). Le quattro ore trascorse nel laboratorio di scienze sono state formative ed entusiasmanti, tant’è che l’attenzione della classe è stata attirata in modo naturale e spontaneo per tutta la durata dell’attività. Il titolo del laboratorio portatile ci è parso subito di per sé molto accattivante: “Chi è il colpevole?”, intestazione che suggerisce l’idea di una vera e propria indagine criminologica. L’idea su cui si fonda l’analisi è quella individuare tra i sospettati, da ciascuno dei quali era già stato precedentemente estratto il DNA, il colpevole in base alle personali impronte genetiche. Per iniziare ci siamo suddivisi in cinque gruppi, ciascuno dei quali era costituito da tre “scienziati”. Ad ogni team è stato assegnato un DNA tra quelli dei quattro sospettati (A, B, C, D) e quello rilevato sulla scena del crimine (X). L’obiettivo dell’attività, quindi, è stato quello di scoprire, in base alle caratteristiche genetiche dei sospettati, quale di essi corrispondesse al DNA X. Al di là del mero laboratorio scientifico, quest’esperienza ci ha arricchiti anche a livello personale. È stato, infatti, forse l’ultimo esperimento che ha concluso una serie di laboratori svolti nell’arco dei cinque anni di liceo; è emozionante pensare a quanto questa attività, prima magari ritenuta didattica e “scontata”, possa aver significato per noi, dopo aver vissuto quasi tre anni di pandemia. Il lavorare insieme , confrontarsi e applicare le conoscenze acquisite ci ha fatto crescere e avvicinarci al mondo scientifico.In modo particolare ci ha colpiti constatare l’estrema rilevanza della Scienza, che può rivelarsi un fondamentale strumento d’aiuto per la Giustizia.