Bisogna fare un salto indietro nel tempo, esattamente nel 1987, per ritrovare tra i miei scritti un pensiero dedicato a Don Serafino fresco di nomina in quel di Esenta… “Un transatlantico costretto a navigare nei “rigagnoli” del Chiese”. Un fiume troppo piccolo per contenere tutti gli entusiasmi dell’essere un sacerdote che ha scritto a caratteri cubitali nel cuore degli uomini “Come diventare ricchi frequentando i poveri”. Oggi a vent’anni dalla sua scomparsa e a quaranta dalla nascita del Grimm a Vighizzolo, la “sua gente”, in sinergia con la Parrocchia Santa Maria Assunta di Montichiari e il patrocinio dell’amministrazione comunale, lo ha voluto ricordare con un concerto corale che si è tenuto in Duomo lo scorso sabato 22 marzo. Un concerto alla presenza dei Volontari e autorità religiose e militari, vissuto sull’ensemble delle prestigiose voci della corale polifonica “Ars Nova” diretta la M° Mario Tononi, del coro “Voci Libere” di Calcinato diretto dal M° Cristian Borboni e della corale monteclarense “San Pancrazio” guidata dal M° Gianfranco Rocca. “Un anticipo – parole di Serafino nei suoi ultimi giorni terreni rivolte al M° Tononi – di Paradiso” che hanno riecheggiato sotto le volte dell’edificio religioso dove la veggente Pierina Gigli avrebbe ricevuto il grande dono di parlare con la Beata Vergine Maria. Si è sentita molto forte la presenza spirituale di Don Serafino durante la serata a lui dedicata. Di quel Don che con le opere e la fede ha lasciato una traccia indelebile del passaggio in terra. Agostino Terzi, presidente del Grimm (Gruppo di impegno missionario) ha scritto… “La tua vita Don, per come l’hai vissuta, rimane una testimonianza di piena adesione alla strada indicata dal Signore”. Vent’anni dalla sua scomparsa e quaranta dalla fondazione del Grimm, l’opera che maggiormente ha rappresentato l’amore per gli altri, il Grimm con i suoi costruttori di pace, non è rimasto un custode sonnolento del sepolcro di don Serafino negli anni dopo la sua salita in Cielo. Posso dire, senza tema d’essere smentito, che Serafino mostrava un misto di grandezza e fragilità. Aveva tanti amici, tutti legati a lui da profonda stima e rispetto che a vent’anni di distanza, si sono ritrovati per ricordarlo, grazie alle note delle corali cercando di far rivivere la sua proverbiale disponibilità mettendo semplicemente Cristo al centro dell’attenzione. Classe 1937, è stato consacrato sacerdote a ventiquattro anni con la costante convinzione che occorre “costruire muri per realizzare uomini”, oggi avrebbe forse aggiunto… non per dividerli. Nel 1972 Don Serafino si sente pronto per fare il parroco. Il vescovo gli offre Vighizzolo, popolosa frazione monteclarense dove il sacerdote inizia a compiere i “miracoli” della solidarietà. Prende vita un florilegio di iniziative che porteranno alla costruzione del Centro Parrocchiale. Nasce “La Tenda” destinata al recupero delle persone tossicodipendenti. Dopo vent’anni di servizio e dopo aver accolto circa cinquecento tossicodipendenti “La Tenda” diventa un importante centro di specializzazione per problemi psichici l’apparire nella società di nuove sostanze. Così come sarà di notevole impatto per la piccola comunità di Vighizzolo, l’assistenza prestata a bambini bisognosi di calore familiare. Vighizzolo diventa sempre più attenta alle nuove emarginazioni sociali e don Serafino trova ristretti i confini del proprio agire missionario. Ha viaggiato, ha conosciuto i bisogni dell’America Latina, dell’Africa, dell’Asia. Non può restare insensibile alle richieste d’aiuto che arrivano da quelle terre lontane. Nel 1987 chiede e ottiene di continuare a fare il parroco in una parrocchia più piccola, che gli lasci anche spazio per rispondere a quelle lancinanti richieste. Chiede e ottiene Esenta di Lonato: come ho ricordato all’inizio “Un transatlantico entrato nel Chiese”. Esenta significa scrivere la storia del Grimm in Kenya, Rwanda, Repubblica del Congo, Repubblica Centroafricana, Costa d’Avorio, Brasile, Ecuador, Albania, Mozambico, Etiopia, Sri Lanka, Venezuela. Italia e altri ancora. Attorno al Grimm si aggregano circa ottocento volontari e cinquemila sostenitori, richiamati dal carisma missionario e dalla “voglia” di sentirsi protagonisti nella solidarietà. Serafino ci lascia il 16 marzo 2005. Lascia in eredità i Volontari che si caricano sulle spalle e nel cuore l’obiettivo fondamentale dell’azione del Grimm. Fornire manodopera in maniera gratuita per la costruzione e la manutenzione di strutture destinate alle attività pastorali, sociali, educative, sanitarie e culturali nei Paesi del Sud (e del Nord) del Mondo. Il lavoro si è sempre svolto in turni della durata di un mese circa e in ogni gruppo sono state inserite specifiche professionalità secondo le esigenze dei cantieri. Muratori, carpentieri, idraulici, falegnami, elettricisti, operai generici e manovali. Le donne si sono impegnate in compiti di assoluta rilevanza come la cucina, la lavanderia e l’infermeria. Sempre e solo all’insegna del “Condividere e sostenere”, “Lavorare con le mani educa il cuore” e “Come diventare ricchi, frequentando i poveri”. I Volontari chiamati a lavorare in una missione cattolica vivono l’esperienza del campo di lavoro quale luogo ideale per la riflessione e per altri momenti di spiritualità. Lavorare in un cantiere, dove nasce e cresce l’opera la cui realizzazione è stata affidata al Grimm, diventa spazio e strumento concreto di cooperazione fra i popoli in fase di sviluppo, vivendo il sogno della famiglia umana unita nell’amore. Vivere la vita del campo di lavoro nella casa destinata ai Volontari, in comunità ed adottando lo stile del servizio fraterno. Condividere le idealità del gruppo ed i valori della missionarietà e del volontariato. Offrire manodopera in forma assolutamente gratuita e gioiosa nello spirito dello scambio e della cooperazione fra le Chiese. Contribuire finanziariamente a sostenere le spese dell’associazione nella misura stabilità dal Consiglio Direttivo. Partecipare alla vita del gruppo durante tutto l’anno, non solo nei campi di lavoro, ma aderendo anche alle varie proposte come momenti di spiritualità e di formazione, assemblee, riunioni organizzative e del direttivo oggi affidato al presidente Agostino Terzi. Suoi collaboratori il vice Renato Baratti e il segretario Samuele Faini. A completare il quadro consiglio ci sono Andrea Abate, Chiara Bulgarini, Danilo Poloni, Riccardo Marini, Giuseppe Rubes, Oreste Chiarini e Giuseppe Pedrini. Da quel lontano 1985 il Grimm Cantieri di Solidarietà non si è più fermato, malgrado alcune frenate dovute al Covid. Seguendo la magistrale figura del suo Fondatore, più vivo che mai in spirito, ultimamente il Grimm ha ridato vita a forme di aiuto e di assistenza a persone bisognose sul territorio locale, indicando come nuova “plancia” di comando il Centro di Vighizzolo destinato a continuare a tenere per mano le persone che non possono e non devono, essere lasciate in disparte. Un abbraccio Don.
Enzo Trigiani