Si sono svolti presso la alla sala biliardi Joker di Montichiari in via Badazzole 5 (a fianco del supermercato Rossetto) i Campionati Provinciali bresciani.
Bella la location dei fratelli Roberto e Giovanni Vecchini frequentata da “storici” giocatori della zona che si destreggiano su otto biliardi internazionali (senza buche) oltre a giovanissimi che si dilettano con i biliardi da pool (15 palle numerate).
Difficile è ripetersi e ancorar più difficile è essere “profeti in patria” eppure, Matteo Apostoli (nella foto) proprio l’anno scorso ha vinto il Campionato provinciale di 3a categoria, è passato di 2a e quest’anno ha vinto pure quello. In pratica un salto di due categorie in poco più di un anno. Ma la cosa ancor più di rilievo, oltre a quanto sopra, è che la storia si è ripetuta pari pari anche con il Campionato Regionale, vinto sia l’anno scorso che quest’anno. Probabilmente da Guiness dei primati.
Al 45enne puri campione facciamo due domande per sapere qualcosa di più su di lui e sul biliardo.
Matteo, cominciamo dall’inizio, chi ti ha coinvolto in questa passione?
Ho iniziato da ragazzino, frequentando con gli amici una sala giochi dove c’erano anche dei biliardi ed è lì che ho conosciuto questo gioco.
Hai avuto un maestro in particolare o hai appreso un po’ di qui e un po’ di là?
Fino a circa due anni fa ho appreso un po’ qua e un po’ là, poi quando Stefano Freddi (ex professionista che già conoscevo) è tornato a Montichiari ho iniziato ad allenarmi seriamente con lui imparando diverse tecniche di gioco.
Per quale motivo giochi a biliardo?
Ovviamente come ogni sport, perché mi piace e mi è sempre piaciuto da quando ero giovanissimo, ma nell’ultimo periodo, sono cresciuto molto e vedendo che i risultati arrivano, è cresciuta anche la passione e la motivazione.
Quanto è importante la parte mentale nel corso della competizione?
Direi che è fondamentale! Non è facile rimanere concentrati durante l’intera partita, ma è ancora più difficile quando la competizione dura diverse ore o si prolunga per un’ intera giornata. È necessario in forma fisicamente, motivati e restare stabili con la mente che potrebbe avere delle “oscillazioni” anche in base all’avversario e/o qualche episodio fortunato e non durante l’incontro.
Come ogni disciplina sportiva richiede allenamento. Quante ore ci dedichi alla settimana?
Mah, in realtà non tantissime, perché tra lavoro e famiglia il tempo è poco, ma cerco di dedicarci almeno un paio di sere a settimana.
Bene Matteo, si dice che non c’è il due senza il tre… il titolo di Campionato Italiano è il più ambito per ogni atleta agonista e tra un paio di settimane in quel di Saint Vincent aspettiamo belle notizie.
Incrociamo le dita per questo forte e giovane atleta, l’importante, prima di tutto, è crederci, in bocca a l lupo!
Paolo Lombardi