Cortese Direttore,

Mi associo alla Consigliera Marzia Borzi ed alle ragioni di tutti coloro che non condividono l’ampliamento del nostro Santuario Diocesano Rosa Mistica.

Ampliamento che odora più di affari che non di misticità e proprio per evitare – come accaduto in altri luoghi Mistici – che gli affari prevalgano sulla sacralità del Santuario, l’opposizione deve organizzarsi e continuare.

Su questo argomento mi ero già sentito col nostro Sindaco che, anche al sottoscritto, aveva risposto che non si poteva pronunciare perché nessun progetto era ancora stato presentato (e sicuramente non era ancora stato presentato).

Ma gli feci presente che era noto che alti prelati erano venuti da Roma per fare un sopralluogo di fattibalità e che mai una diplomazia attenta e raffinata come è quella del Vaticano avrebbe ignorato le nostre Autorità comunali, le stesse che poi avrebbero esaminato, e ragionevolmente approvato, la variante al piano regolatore.

Che poi il do ut des consistesse nella cessione da parte della Diocesi al Comune di un immobile e dei terreni adiacenti al Santuario, come sostiene la Consigliera Borzi, o di altre utilità non mi è dato di sapere.

Ma che esistesse un sottostante accordo commerciale tra le due parti era evidente e che il Comune continui a negarlo è già una conferma, così come è una conferma l’assordante silenzio che tuttora avvolge ” l’operazione “.

Quindi approfitto della vostra cortese ospitalità per rinnovare la mia opposizione a questo progetto affaristico e mi associo alle tante voci/comitati autorevoli contrarie a questo ampliamento.

Cordialmente,

Gianantonio Borghesani