Egregio Direttore, proprio in questi giorni, tra la gente per le strade, ma anche nei ritrovi, si fa un gran parlare della Guardia di Finanza che ha lasciato Manerbio. Ma quello che fa più male alla popolazione è come questo trasferimento sia avvenuto in un silenzio assordante, soprattutto da parte delle autorità cittadine.

È vero, abbiamo letto uno stringato messaggio del sindaco, ma non esprimeva veramente i sentimenti dei cittadini verso la Guardia di Finanza. A questo punto, allora, dato che non è stato detto quanto sentiamo dentro di noi, tentiamo di rappresentare i manerbiesi, rivolgendoci ai militari della Guardia di Finanza che per quarant’anni sono stati presenti nella caserma di via Palestro a Manerbio, ma in senso lato anche a tutta la Guardia di Finanza nazionale. “Grazie” per la grande competenza e per la professionalità che vi ha permesso in tanti anni di affrontare situazioni complesse in maniera precisa ed efficace. 

Ma “grazie” anche per aver agevolato con la vostra presenza la correttezza di tanti operatori del mondo economico, e “grazie” per aver compreso situazioni di disagio, specialmente durante la pandemia in atto. 

Voi rimanete il baluardo dello Stato contro la società illegale e a difesa del cittadino onesto che si identifica nello Stato, perché voi siete quelli che restano integri al loro posto, per far funzionare legalmente il nostro Paese. Le Fiamme Gialle, nell’im-maginario collettivo, rappresentano ciò che è giusto per il cittadino, in quella che è quasi una missione, il vostro mandato istituzionale. A volte vi saranno stati anche coloro che vi avranno visto con poca simpatia, magari con ostilità, ma la stragrande maggioranza dei manerbiesi sa che sotto ogni vostra divisa batte un cuore di un uomo con una storia personale, con aspirazioni, ideali compatibili con un servitore dello Stato, nel rispetto delle libertà altrui. Il popolo, si sa, è a volte poco riconoscente, pronto a pretendere, a criticare, ma resta in ogni caso consapevole del vostro prezioso servizio e del bene che riceve da voi. In occasione dell’abbandono della caserma di Manerbio ci si aspettava da parte delle autorità locali un concorso di popolo, un’adunata pubblica con alzabandiera, una generale simbolica stretta di mano e qualche personale riconoscimento per gli ultimi occupanti la caserma, e invece nulla di tutto questo. Solo scarni comunicati, che lasciano il tempo che trovano e un po’ di amaro in bocca per la mancata dimostrazione popolare di simpatia verso la “nostra” Guardia di Finanza. L’unica consolazione è il vostro vantaggioso cambio nell’aver preso possesso di una nuova sede, costruita in grande stile e con tutti gli spazi e le comodità che il vostro servizio merita. Alla fine non resta che una considerazione un po’ pessimistica da fare, nel senso che si è sempre sbandierata l’utilità del decentramento per il controllo della finanza pubblica e nella lotta agli evasori, e invece si è finito, proprio nella nostra provincia, ad accentrare tutto, per quanto riguarda la Bassa Bresciana, in quel di Rovato, accentuando ancor di più il distacco dei cittadini nei confronti di uno Stato, visto un po’ più lontano. Ci mancherete.

Luigi Andoni