Creare un’identità europea, gettare i semi per una convivenza pacifica fondata sul rispetto delle diverse culture e promuovere l’internazionalizzazione. Sono questi gli obiettivi principali del progetto YEAH! a cui ha partecipato l’Istituto Comprensivo di Manerbio, che a maggio ha concluso il percorso, iniziato due anni fa, con l’arrivo di una ventina di studenti provenienti dai Paesi che hanno ospitato, nei mesi scorsi, gli alunni del terzo anno della scuola  secondaria di primo grado. Ragazzi tra gli 11 e i 14 anni, provenienti da Spagna, Lituania, Slovenia e Danimarca sono stati ospitati da alcune famiglie manerbiesi ed hanno trascorso una intensa settimana con i professori e i coetanei manerbiesi scambiandosi idee, opinioni, modi di fare e di agire. Un’apertura mentale impagabile per un’esperienza indimenticabile, come sottolineano la professoressa Elisa Bertocchi, referente del progetto e il vicepreside Andrea Facchi. Il progetto YEAH, – nell’ambito dell’Erasmus, programma di mobilità studentesca – condiviso con le scuole di Spagna, Danimarca, Slovenia e Lituania, ha avuto come obiettivo comune il benessere degli studenti dentro e fuori l’ambiente scolastico ed è stato declinato dai diversi partner secondo argomenti specifici. Con la mobilità in Danimarca i ragazzi hanno approfondito il tema delle relazioni “face to face” e delle attività all’aria aperta per migliorare le relazioni tra i ragazzi, in Slovenia gli studenti hanno messo in pratica il motto “Mente sana in corpo sano”, praticando vari sport indoor e outdoor, la Lituania ha puntato sul consumo consapevole, approfondendo il tema dello spreco e del riciclo e la Spagna delle regole per un uso corretto dei dispositivi elettronici e, in particolare, dei social network in contrasto al bullismo e al cyber bullismo. In Italia, Paese capofila del progetto, gli studenti e docenti hanno partecipato a varie attività finalizzate ad acquisire una educazione alimentare equilibrata, come tassello fondamentale del benessere psicofisico. “Tutte le attività si sono svolte in inglese” precisa la professoressa Bertocchi “gli studenti hanno esercitato la competenza linguistica, oltre che quella civica e relazionale, dimostrando preparazione e spirito di adattamento”. Ma la macchina che questo importante progetto ha messo in moto è stata anche quella di un grande coinvolgimento dell’intera Comunità. Insieme alla scuola, anche enti, aziende e associazioni del territorio hanno unito le loro forze per accompagnare questi giovani in una dimensione culturale e sociale diversa dalla loro ma nella quale attingere risorse preziose, così come hanno fatto i nostri studenti manerbiesi ospitati dai diversi Paesi stranieri. Le attività didattiche sono state organizzate in collaborazione con le associazioni Slow food e Coldiretti, l’azienda Dimmidisì e la Parrocchia di Manerbio che hanno messo a disposizione competenze, spazi, prodotti. I Comuni di Manerbio e Offlaga hanno offerto il loro supporto alla logistica, fornendo i trasferimenti e i pranzi presso le scuole. La mobilità conclusiva di tutto il progetto YEAH! a Manerbio – ricordano il personale docente e la dirigente Annamaria Alghisi – è stata possibile grazie alle famiglie degli studenti, disponibili ad accogliere, per una settimana, le ragazze e i ragazzi stranieri all’interno delle loro case.
La cerimonia di benvenuto si è svolta presso il plesso di via Duca d’Aosta con l’orchestra del corso musicale dell’Istituto e la festa finale è stata organizzata presso l’oratorio di Manerbio. “Un’esperienza indimenticabile” precisa il professor Facchi “ora ci prepariamo per il prossimo progetto che partirà con il nuovo anno scolastico e si concluderà nel 2027”. Nuovi contatti, nuove destinazioni e programmi. C’è fermento nel vecchio edificio scolastico di via Duca d’Aosta dove le competenze dirigenziali si uniscono alle capacità professionali e organizzative dei docenti. In questo istituto si respira aria di apertura, di inclusività e rispetto reciproco. “Lo scambio di idee e di buone pratiche rappresenta uno stimolo forte all’arricchimento e al rinnovamento, implementando le competenze in chiave europea per tutti, sia nell’ambito linguistico sia in materia di cittadinanza” conclude la dirigente Annamaria Alghisi. Grande soddisfazione dunque per il percorso svolto e che, con l’accreditamento Erasmus ottenuto, proseguirà anche per i prossimi cinque anni. 

Barbara Appiani